Italia, Sicilia, provincia di Agrigento. Un caso diverso, una legge diversa, ma interessante per Pagani.
Il 12 giugno del 2017 viene eletto sindaco di Casteltermini, piccola cittadina in provincia di Agrigento, Gioacchino Nicastro. La Corte d’Appello di Palermo lo dichiara decaduto perché ineleggibile. Il primo cittadino – come raccontato da Il Giornale di Sicilia – aveva ricoperto fino al 22 giugno 2017 la carica di amministratore delegato della società Giomatrix, gestore della Residenza sanitaria assistita “Salvatore Nicastro”, convenzionata con l’Asp di Agrigento.
I giudici ribaltano così il risultato elettorale e viene proclamano, nuovo sindaco, il candidato del Movimento Cinquestelle, Filippo Pellitteri, arrivato secondo alla consultazione elettorale.
Il sindaco decaduto, fa però ricorso, e chiede alla magistratura la sospensione dell’esecutività del pronunciamento. I suoi legali evidenziano che “nell’ambito della legislazione regionale l’unica conseguenza della decadenza del sindaco è l’indizione di nuove elezioni, e che nelle more delle nuove elezioni deve essere nominato dall’assessorato regionale competente un commissario straordinario in luogo del sindaco e della giunta decaduti”.
La Corte d’Appello accoglie la richiesta di sospensione dell’esecutività della pronuncia e di conseguenza la Regione Siciliana nomina il 6 settembre del 2019, Antonio Lo Presti, Commissario straordinario. Lo Presti, funzionario dell’ufficio ispettivo del Dipartimento delle Autonomie locali, ha sostituito sindaco e giunta e traghetterà il Comune verso nuove elezioni.
gc
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