In serata di nuovo fiamme e crolli all’interno del capannone situato in via Piedirocca, a ridosso di numerose abitazione.
Nelle immagini girate nel pomeriggio di Natale è possibile vedere i vigili del fuoco in presidio permanente.
Da 4 giorni i vigili del fuoco ininterrottamente, giorno e notte, stanno lavorando per spegnere gli ultimi focolai, difficili da raggiungere perché situati nella parte interrata del prefabbricato pesante, ad una profondità di circa 8 metri. Ed è qui che i materiali depositati continuano ad ardere, immettendo nell’aria una inquietante nube di fumo. I risultati dell’Arpac saranno resi noti solo nella giornata di venerdì 27 dicembre, ma nel frattempo soprattutto in residenti sono costretti a vivere tappati nelle loro case, con finestre sigillate per evitare che il fumo si insinui nelle abitazioni. L’ordinanza di evacuazione diramata dal sindaco è rimasta solo sulla carta in quanto ai residenti non è stato assicurato un alloggio alternativo. Chi ha potuto ha lasciato la propria abitazione ma in tanti sono rimasti nelle loro case. Il sindaco Carmine Pagano attende i risultati dell’Arpac, solo allora, in caso di pericolo certificato da parte dell’Agenzia regionale per l’Ambiente, dovrebbe assicurare un alloggio alternativo agli abitanti della zona maggiormente esposti ai fumi nocivi. Ma intanto sono in molti a chiedersi come mai, dopo ben 4 giorni,non si riesca ancora a spegnere l’incendio. In serata un nuovo allarme con le fiamme che si sono nuovamente propagate all’interno del capannone e con numerosi crolli.
Nel frattempo l’intero paese sta pagando un prezzo altissimo, oltre all’aria resa irrespirabile dal fumo che continua a sprigionarsi dalla Multitask, anche una carenza idrica che ha lasciato molti Rocchesi senz’acqua proprio nel giorno di Natale. Il motivo, stando a quanto riferito dal primo cittadino, dipenderebbe proprio dall’ingente approvvigionamento idrico dai pozzi comunali da parte dei Vigili del fuoco. Non potendo entrare nell’azienda i caschi rossi stanno letteralmente allagando il capannone nella speranza di poter spegnere i focolai che invece, nonostante l’acqua, stasera hanno ripreso a divampare. La Multi task è andata a fuoco la sera del 21 dicembre scorso per cause tutt’ora al vaglio degli inquirenti. Sull’incendio indaga il pm Angelo Rubano della Procura nocerina ed i carabinieri della stazione di Castel San Giorgio. I danni ammonterebbero a diversi milioni di euro. Intanto il sindaco di Roccapiemonte valuterà anche la possibilità di chiedere al privato tutti i danni, comprese le spese sostenute, derivanti dal pauroso incendio.