Vige ancora il massimo riserbo sulle indagini in corso a Nocera Superiore per verificare una storia a tinte fosche che vedrebbe protagonisti una bambina di scuola elementare ed un collaboratore scolastico.
A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia presentata alle forze dell’ordine dalla madre della piccola, dopo aver ascoltato il racconto schok della figlia. L’alunna, che frequenta la scuola primaria di Nocera Superiore, aveva riferito alla madre che il bidello le aveva fatto guardare un video osé dal cellulare. La donna, sensibilmente scossa per l’accaduto, ha deciso di andare in caserma facendo aprire l’inchiesta. All’alba del 27 novembre scorso,su disposizione della procura di Nocera Inferiore, i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore al comando del tenente colonnello Rosario Di Gangi ed i militari della stazione di Nocera Superiore, guidati dal luogotenente Angelo D’Arienzo, sono piombati a casa del collaboratore scolastico per una perquisizione. Subito dopo, gli investigatori sono arrivati a scuola alla ricerca di qualcosa, tanto è vero che avrebbero messo a soqquadro proprio la scrivania del collaboratore scolastico ed alcuni armadietti.
I carabinieri hanno chiesto, inoltre, ad alcune maestre di seguirli in caserma. Sicuramente il caso ha generato confusione e legittima preoccupazione nelle famiglie. La procura sta vagliando tutti gli elementi acquisiti. Il fascicolo è ora nelle mani del pm Gaetana Amoruso a cui spetta il compito di fare piena luce su di un episodio che ha gettato ombre sull’istituzione scolastica, generando panico e preoccupazione tra le famiglie, ma anche gettando sospetti su di un collaboratore scolastico ritenuto da tutti una persona perbene e al di sopra di ogni sospetto. Il bidello è stato ascoltato dagli investigatori ed ha respinto ogni accusa.
Luisa Trezza