Pagani. Variazione di bilancio per l’asilo nido: l’11 il consiglio comunale torna in aula

L’esecutivo tira dritto per realizzare l’asilo comunale. Mercoledì, aula Marcello Torre, ore 18: seduta urgente e straordinaria.

Sarà la prima seduta da sindaco facente funzioni per Anna Rosa Sessa, dopo la presa d’atto del provvedimento della prefettura. In aula si parlerà dell’asilo nido comunale e della relativa ratifica per la variazione di bilancio. Un progetto caldeggiato dalla stessa Sessa, nel ruolo di vicesindaco ed assessore, della Giunta Gambino e che continua a tenere banco per l’attuale amministrazione in carica.

La struttura, dovrebbe nascere nella palazzina di via Mangioni, esterna al Mercato Ortofrutticolo Pagani Nocera. Dopo il primo deliberato del consesso cittadino, avvenuto nel luglio scorso, ora arriva la variazione di bilancio: tradotto, soldi per la realizzazione del progetto.

Non sono mancati gli ostacoli e forse altri ce ne potrebbero essere in futuro: il rischio di perdere il finanziamento del Miur, entro fine mese, non è secondario. Una realizzazione che ha visto in questi mesi il braccio di ferro tra esecutivo e commissario liquidatore del mercato. Le posizioni sulla vicenda sono state sempre divergenti.

Mirko Apa, commissario liquidatore del mercato, ha spiegato da tempo la questione: “Dopo una riunione tenutasi in Regione, dove erano presenti il sottoscritto ed il Comune di Nocera Inferiore ed assente quello di Pagani, è stata inviata una pec a tutti gli interessati, nella quale era scritto che il Comune di Pagani si doveva conformare all’articolo 4 della legge regionale n.16 e chiedere preventiva istanza per il cambio di destinazione d’uso, parziale o totale dell’immobile in questione. L’incontro regionale c’è stato per dirimere proprio la vicenda asilo nido. Solo se autorizzati posso concedere l’accesso alla struttura con tanto di chiavi”. Anche in questa ipotesi potrebbe comunque emergere il diritto di prelazione della Regione: “Nel caso vi fosse l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso e quindi la conseguente realizzazione dell’asilo, la Regione Campania, potrebbe sempre far valere la prelazione sull’immobile”.

Completamente diverso il parere dell’esecutivo, l’assessore Gherando Marenghi, da settimane ha puntualizzato sulla vicenda: “Noi abbiamo cambiato l’uso e non la destinazione urbanistica. La zona è servizi ed è rimasta a servizi. Il consiglio comunale, nella seduta del 17 luglio, si è limitato a cambiare la destinazione d’uso della palazzina. Per altro facendo una cosa che prima non c’era, immaginando una destinazione compatibile con la destinazione urbanistica a servizi. Non è stata toccata la destinazione d’uso”. La delibera consiliare di luglio, comunque, non è stata mai impugnata dai soggetti legittimati a farlo.

Ora, dopo l’ordinanza di sgombero del Comune, emanata a fine ottobre e l’eventuale deliberato del consiglio di mercoledì prossimo, qualcosa potrebbe cambiare: in un senso, o nell’altro.

Giuseppe Colamonaco

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