È iniziato stamattina il Premio nazionale per l’impegno civile “Marcello Torre”.
Amara sorpresa in via Perrone, luogo dell’assassinio dell’ex sindaco di Pagani, Marcello Torre. In occasione della deposizione dei fiori, la presenza di grossi bustoni neri, ha rovinato quello che doveva essere una tradizionale cerimonia di commemorazione.
Una scena che ha sorpreso tutti, compresa la figlia di Aldo Moro, Agnese. In effetti, non è stato un bel biglietto da visita. Mantenere il luogo sempre pulito è senza dubbio un segno di rispetto alla memoria del sindaco ucciso dalla camorra. Purtroppo, proprio nel giorno del Premio, non è stato così.
Adirata e sconcertata per la vicenda, la figlia dell’ex sindaco Torre, Annamaria: “Il perché non deve essere chiesto a me. Il servizio di nettezza urbana funziona ovunque, non capisco perché c’è questo degrado. Qui, di mio pugno, ho fatto pulire, perché era uno scempio. I netturbini dovrebbero assolvere ai propri compiti, non solo qui, ma ovunque. Per me questo è un luogo sacro. Tutti i luoghi dove sono morti le vittime di mafia, dovrebbero essere patrimonio di una collettività. Non lo so perché ci sta questa immondizia, andatelo a chiedere a chi fa ciò”.
Nel pomeriggio il Premio, al di là dell’episodio, continuerà secondo il programma. Alle 18 tutti in attesa del direttore de L’Espresso, Marco Damilano: il premiato di questa edizione.
Giuseppe Colamonaco