Tre nuovi centri antiviolenza nell’Agro Nocerino Sarnese. La notizia dell’avvenuto finanziamento arriva a pochi giorni dal 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne, celebrata con più eventi di sensibilizzazione e convegni in quasi tutti i comuni del territorio.
La Regione Campania ha infatti finanziato tutti e tre i sub ambiti territoriali, l’ambito S01_1 che comprende i comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, l’ambito S01_2 che accorpa i comuni di Scafati, Angri, Sant’Egidio e Corbara e l’ambito S01_3 che invece comprende i comuni di Sarno, San Valentino Torio, San Marzano e Pagani, l’unico ad essersi dotato di una gestione consortile con la nascita di Agro Solidale. Fino a 3 anni fa i 12 comuni costituivano il Piano di Zona S1, poi arrivò la disarticolazione sancita dalla stessa Regione nell’aprile del 2016, lo spacchettamento tuttavia comportò anche la cessazione delle attività di due sportelli satellite del CAV di Angri, quelli di Sarno e Roccapiemonte, comuni che ormai ricadevano in ambiti differenti. Il centro antiviolenza di Angri ha continuato ad operare servendo però solo i comuni che rientravano nel nuovo piano di zona, e ossia il nuovo sub ambito S01_2 che accorpava Angri, Scafati, Sant’Egidio e Corbara. Anche quell’unico centro antiviolenza ha cessato poi le proprie attività per mancanza di fondi. Ora dopo 3 anni arriva la svolta, grazie all’assessore regionale alla Formazione e Pari Opportunità Chiara Marciani che ha finanziato sia i Cav già esistenti che quelli da istituire ex novo. 450 mila euro sono stati assegnati agli ambiti territoriali ancora sprovvisti di centri antiviolenza al fine di favorirne la costituzione, di questi oltre 130 mila arriveranno nell’Agro, e nello specifico 45 mila euro andranno a finanziare la nascita del CAV di Nocera Inferiore e comuni convenzionati, 46 mila per Scafati e comuni dell’ambito S01_2 e 42 mila euro per l’azienda consortile Agro Solidale che si occupa di assicurare i servizi sociali nei comuni di Pagani, Sarno, San Valentino e San Marzano. I Centri Antiviolenza sono luoghi in cui vengono accolte le donne in difficoltà a causa di maltrattamenti e abusi di natura fisica e psicologica.
Queste strutture composte da personale specializzato, avvocati, psicologi e sociologi, offrono un servizio di “prima accoglienza” e di raccordo con la rete antiviolenza a livello locale, regionale e nazionale. Un sostegno reale e concreto per aiutare le vittime nel loro percorso di uscita da una condizione di violenza e di disagio.
“È un segnale importante che arriva pochi giorni dopo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che servirà a sostenere l’attività preziosa svolta dai centri antiviolenza che ogni giorno sono in prima linea per sostenere le donne, con personale altamente qualificato, per lo sviluppo di un sentire diverso, che solleciti un’attenzione condivisa su ciò che riguarda tutti, nessuno escluso” ha dichiarato l’assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità, Chiara Marciani. Alle risorse programmate in Conferenza Stato – Regioni si aggiungono ulteriori 2 milioni di euro già impegnati dalla Regione Campania e immediatamente a disposizione di tutti i Centri antiviolenza e Case rifugio della regione. Ulteriori risorse sono state impegnate per gli Ambiti territoriali al momento sprovvisti di CAV e 450mila euro sono stati stanziati per l’istituzione di un nuovo Centro Antiviolenza. «Ogni anno sono circa duemila le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza molte sono maggiorenni ma ci sono anche minori. Il dato significativo è che tante di loro chiedono aiuto avendo già una refertazione medica o psicologica della violenza – ha sottolineato l’assessore Marciani – Dati allarmanti che come Regione Campania ci sollecitano sempre a continuare ad essere sempre più vicini alle donne vittime di violenza e ai loro figli. Mai più sole contro chi minaccia, mai più sole nel ripartire, mai più sole nell’affrontare i problemi del quotidiano». «Voglio a tal proposito ricordare – prosegue l’assessore – le azioni che la Regione ha messo in campo sul contrasto alla violenza di genere come le linee guida per l’attuazione del codice rosa nelle Aziende Sanitarie e nelle Aziende Ospedaliere. E ancora i corsi di formazione per gli operatori delle strutture sanitarie della Campania e per la scuola regionale di Polizia locale con la quale abbiamo siglato un’intesa. Voglio però porre l’accento sull’importanza della sinergia con i cittadini, con le Forze dell’Ordine e con gli amministratori locali. È con i Sindaci che a breve sigleremo un patto per progettare, sostenere e promuovere misure concrete per le pari opportunità e contro le violenze di genere. Una mia proposta approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale della Campania che ha trovato convinta condivisione dall’Anci regionale. Il nostro impegno comune sarà improntato a contrastare la presenza di stereotipi e pregiudizi fondati sulla diversità di genere, a promuovere azione concrete per contrastare e prevenire la violenza contro le donne. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale».
Luisa Trezza