Il Premio Roberto I° Sanseverino ad Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio di don Peppe Diana

Venerdì 15 novembre 2019 ore 18.30 Chiesa San Giovanni in Parco Mercato San Severino

Ad Augusto Di Meo, testimone oculare dello spietato omicidio di don Peppe Diana, avvenuto il 19 marzo 1994 a Casal Di Principe, verrà consegnato il Premio Roberto I°Sanseverino per la Responsabilità per l’anno 2019. Giunto alla sua 19esima edizione, il premio nasce nel 2000 grazie all’associazione “La Magnifica gente do’ Sud” che volle legare il riconoscimento al principe di Salerno e Conte di Sanseverino Roberto I°che incarnava la figura del perfetto principe rinascimentale, valoroso capitano, dedito a studi filosofici e storici. L’attenzione del principe per la vita culturale è testimoniata anche dalla protezione che concesse a Masuccio Salernitano, suo segretario, e dalla costruzione del suo palazzo di Napoli, ricordato anche dallo stesso Masuccio. L’attesa cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si terrà venerdì 15 Novembre alle ore 18,30 presso la Chiesa di San Giovanni in Parco in Piazza Municipio a Mercato S. Severino.Il premio, che si svolge sotto il patrocinio del Comune di Mercato San Severino in origine veniva attribuito a personalità o Enti che si distinguevano per impegno e talento nel campo artistico e culturale. Con il passare degli anni l’attenzione degli organizzatori si è rivolta sempre più verso la Responsabilità per la Vita, grazie anche alla collaborazione con l’associazione Legalità e Futuro.  È così che il Premio Roberto I° Sanseverino è stato assegnato negli anni ad un personaggio o un’istituzione, che si siano particolarmente distinti per doti artistiche ed umane ma anche per l’impegno profuso nella diffusione dell’arte, della cultura, del senso civico, di quella Responsabilità per la vita e amore per il genere umano che l’associazione La Magnifica gente do’ Sud di Alfonso Ferraioli porta avanti quotidianamente con i propri progetti sul territorio. Sin dalla sua nascita il Premio ha avuto lo scopo di svolgere un’azione sociale e di sensibilizzazione verso le tante problematiche della collettività e l’individuazione del vincitore rispecchia la chiara volontà degli organizzatori di accendere i riflettori su di uno specifico ambito dell’impegno sociale, scientifico e culturale.

Il premio negli anni è stato assegnato al poeta e scrittore Carmine Manzi, al Giffoni Film Festival, all’attrice Regina Bianchi, al compositore Claudio Mattone, al maestro Roberto De Simone, agli attori Enzo De Caro e Michele Placido, al giornalista Franco Di Mare e negli ultimi anni ai giudici Giuseppe Ayala, Raffaele Cantone, don Luigi Merola ed alla fondazione “Angelo Vassallo”,all’opera di Saviano “Gomorra” e alla compagnia del teatro Mercadante di Napoli che ha portato in scena uno spettacolo teatrale tratto dal libro con la regia di Mario Gelardi. E ancora a Libera per la Memoria e a Padre Maurizio Patriciello assieme all’associazione Noi Genitori di tutti. Nel 2016 il premio è stato assegnato al giornalista Sandro Ruotolo, per il suo impegno profuso nella realizzazione di “inchieste” giornalistiche d’attualità. Nel 2017 il premio è stato assegnato al Reparto trapianti di Salerno, rendendo quasi naturale il passaggio all’edizione 2018 e all’individuazione del vincitore, avendo in Campania un’eccellenza nel campo della ricerca come il Tigem, centro all’avanguardia per la ricerca sulle malattie genetiche. Quest’anno a Mercato San Severino arriva dunque Augusto Di Meo, 58 anni, fotografo. Augusto Di Meo quella mattina del 19 marzo 1994 era passato di buon’ora in chiesa per fare gli auguri a don Peppe Diana, il tempo di scambiare qualche parola veloce con il sacerdote e di darsi appuntamento per la sera. Don Peppe si avvia verso la sacrestia prima di andare a celebrare la messa. È qui che lo raggiunge il killer che prima chiede chi fosse dei presenti don Peppe e quando il sacerdote risponde “ sono io” gli scarica addosso almeno 5 colpi di pistola. Don Peppe si accascia e muore nelle braccia di Augusto Di Meo. Una testimonianza forte quella di Augusto Di Meo che consentì di individuare il killer del prete, tuttavia Di Meo non è mai stato riconosciuto come testimone di giustizia e da solo ha dovuto affrontare isolamento e difficoltà a seguito della sua testimonianza. Venerdì sera a Mercato San Severino sarà presente anche l’arcivescovo metropolita di Salerno, Campagna e Acerno Mons. Andrea Bellandi che porterà i propri saluti in ricordo di don Diana martire della Chiesa e per il quale è in corso la causa di beatificazione. La serata sarà condotta da Luisa Trezza.

A fare da colonna sonora all’evento la Corale Polifonica Angelicus.

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