Arrivano i primi provvedimenti dopo il pomeriggio di follia vissuto ieri al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’Tirreni.
A finire in manette Antonio Lambiase, padre del medico in servizio al pronto soccorso e che, sopraggiunto in ospedale, ha sparato contro i due infermieri che in precedenza avevano avuto un forte alterco con il figlio, il medico che ieri pomeriggio si trovava in servizio al pronto soccorso.
Una vicenda sulla quale i carabinieri hanno iniziato a fare chiarezza.
La ricostruzione dei fatti nel comunicato dei carabinieri.
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, nel corso della notte, hanno tratto in arresto in flagranza di reato L. A., ritenuto responsabile di porto abusivo di arma comune da sparo e lesioni personali aggravate, nonché denunciato S.P. per lesioni personali aggravate in danno dell’arrestato.
Questa la ricostruzione degli eventi allo stato operata. L.A., recatosi presso la struttura sanitaria poiché informato di un’aggressione ai danni del proprio figlio, medico in servizio presso il medesimo ospedale, per via della pretesa di un uomo di permanere indebitamente in corsia ad assistere ad accertamenti cui era sottoposto un proprio congiunto, portatosi nel piazzale antistante il Pronto Soccorso, nel contesto di un acceso confronto con il citato individuo, estraeva la pistola revolver – regolarmente detenuta ma abusivamente portata – ed esplodeva due colpi che lo raggiungevano agli arti inferiori. Nell’immediatezza, l’arrestato, datosi alla fuga, veniva inseguito da S.P. figlio dell’individuo cui aveva sparato e, raggiunto in una traversa attigua, nel corso di ulteriori sviluppi la cui dinamica è in corso di accertamento, veniva poi attinto da un colpo esploso dalla stessa arma, sottrattagli da quest’ultimo. Il denunciato ne avrà per gg. 30. L.A. per 60. Sono in corso ulteriori indagini”.
La cronaca.
Sono le 16.59 quando P.S. e A.S., rispettivamente padre e figlio, entrambi infermieri, trasportano l’anziano genitore di 80 anni al pronto soccorso metelliano per un malore. In sala d’attesa c’è gente ma i due paramedici non intendono attendere, preoccupati per le condizioni dell’anziano. Forti del loro ruolo credono e sperano prima di poter saltare la fila e poi di poter rimanere vicini al familiare ma si scontrano con il medico di turno, il dott.Lambiase. Tra i tre nasce una violenta discussione poi sedata. I due infermieri si accertano delle condizioni del padre e nonno e, mentre l’uomo viene sottoposto ad una serie di analisi, lasciano il pronto soccorso e si portano all’esterno della struttura. Tutto sembrava risolto e chiarito quando dinanzi al pronto soccorso i due si imbattono in una terza persona, il padre del medico con il quale avevano avuto poco prima il diverbio. Ne nasce una nuova discussione, probabilmente molto animata, all’improvviso Antonio Lambiase estrae una pistola e fa fuoco contro i due infermieri metelliani. Uno dei due, il padre, viene colpito alle gambe. Il figlio nel vedere il genitore a terra si avventa sull’uomo, cerca di disarmarlo e nella colluttazione parte un altro colpo di pistola che raggiunge proprio Antonio Lambiase. L’uomo, colpito al tallone, si dà alla fuga, attraversa la strada e scappa. Il ragazzo lo insegue, tanto è vero che vengono ritrovati segni della lite anche nella traversina situata di fronte all’ingresso principale dell’ospedale. A questo punto, richiamati dagli spari, dal pronto soccorso escono sia la guardia giurata che i carabinieri che in quel momento si trovavano già all’interno perché avevano accompagnato il militare ferito durante l’inseguimento di un extracomunitario sui binari della stazione ferroviaria di Cava De’Tirreni. Sul posto si portano anche altre pattuglie di carabinieri e polizia. A Cava de’Tirreni scoppia il caos, i due episodi di cronaca, quello verificatosi qualche ora prima alla stazione ferroviaria e la sparatoria al pronto soccorso gettano la città nel panico, generando allarme e confusione. Intanto il ferito, P.S. viene portato in sala operatoria e sottoposto ad intervento chirurgico per la rimozione dei due proiettili. L’altro uomo, Antonio Lambiase, viene fermato e interrogato, per lui scatta la denuncia e subito dopo l’arresto. Una vicenda assurda e paradossale che ha spinto tanti cittadini a fare la corsa al lotto. Intanto la procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta condotta dal pm Angelo Rubano. Anche l’AOU Ruggi D’Aragona ha avviato un’ispezione interna per chiarire l’intera vicenda e le responsabilità dei vari protagonisti.
Luisa Trezza