Controlli in serata e per tutta la notte a Roccapiemonte dopo i fatti del 22 ottobre scorso.
Carabinieri ma anche polizia e guardia di finanza hanno pattugliato la cittadina fino a tarda ora. Un’auto dei carabinieri si è addirittura posizionata sulla piazza Zanardelli adiacente il palazzo di città. È proprio qui che nella serata di venerdì scorso si sarebbe registrato il primo focolaio della guerra tra bande sfociato poi nel vero e proprio assalto armato subito dal paese il 22 ottobre scorso. Le forze dell’ordine tengono dunque i riflettori puntati su Roccapiemonte per dare un segnale forte della presenza dello Stato, per restituire tranquillità ai cittadini, ma anche per scardinare un sistema di microdelinquenza che da qualche anno ha attecchito in paese, dove lo spaccio di sostanze stupefacenti è diventato sempre più frequente, piaga che dilaga soprattutto tra i giovanissimi.
I controlli capillari e a tappeto delle forze dell’ordine, oltre a ricostruire esattamente la dinamica dei fatti che hanno portato la cittadina agli onori della cronaca nazionale, le immagini del raid girate da un residente sono state trasmesse anche dai tg nazionali, sono anche volte ad individuare i responsabili del pesante giro di droga. Intanto sul fronte delle indagini gli inquirenti sono prossimi a chiudere il cerchio con l’individuazione di tutti i responsabili. Ieri è stato preso un altro componente la banda di assalitori, prelevato proprio nell’attività commerciale di Roccapiemonte dove il 19 enne lavorava. Il giovane sarebbe anche stato licenziato in tronco dal titolare.