Oggi vi parliamo di Emanuela Loi, classe 1967, che ha soli 24 anni nel 1992, morì nella strage di Via D’Amelio, il devastante attentato che ordinò cosa nostra per uccidere il giudice Paolo Borsellino.
Emanuela Loi è una delle tante donne coraggiose, di una Sicilia degli anni 90, in cui le strade erano continuamente inondate di sangue e gli attentati erano all’ordine del giorno. È stata la prima donna che ha prestato servizio presso la polizia di Stato, entrando a farne parte nel lontano 1983, presso la scuola allievi agenti di Trieste, e anche la prima donna poliziotto a morire in servizio. Entrare in polizia in realtà non era il suo sogno nel cassetto. La giovane siciliana voleva diventare una maestra, ma poi per uno strano gioco del destino, cambiò rotta. Emanuela Loi, dai ricordi dei familiari e dei suoi amici, che ancora oggi la ricordano con tanto affetto, e la portano nel cuore, era una ragazza solare, intelligente, che amava il suo lavoro di scorta del giudice Borsellino.
La giovane, credeva fortemente nel lavoro svolto da Falcone e Borsellino, tanto da decidere fino alla fine di rimanere al fianco di Borsellino, nonostante quest’ultimo per non mettere in pericolo i suoi “angeli di scorta” voleva rinunciare alla loro protezione. Il 5 agosto del 1992 a Palermo le fu conferita la medaglia d’oro al valor civile, per aver fino alla fine accompagnato e difeso insieme agli altri agenti di polizia il giudice Paolo Borsellino.In tutti questi anni Emanuela Loi è stata per molte giovani ragazze siciliane un esempio e un modello da seguire.
Chiara Ruggiero
![loading ads](https://www.rtalive.it/wp-content/plugins/slider-wd2/images/ajax_loader.png)