Alfonso sarà contento, e i Paganesi?

Illustrato ieri sera l’ambizioso progetto per la realizzazione della statua più alta d’Europa.

Doveva essere “solo” una conferenza stampa, la presentazione di un progetto ambizioso ed entusiasmante per la città di Pagani ma gli organizzatori l’hanno resa una serata speciale che ha visto la presenza di centinaia di paganesi, accorsi in massa per conoscere tutti i particolari di una iniziativa destinata a cambiare, qualora vada in porto, il futuro della città di Sant’Alfonso grazie proprio al Santo ed alla statua più alta d’Europa che ne riprodurrà le fattezze e che sorgerà sulla collina della Torretta, per la precisione tra palazzo Serra e casa Di Natale. Una presentazione che ha assunto da subito i toni dello spettacolo con video, canti e musica che hanno reso il tutto ancor più accattivante ed emozionante. Sulle note della splendida voce di Vincenzo Romano, il cantore pellegrino cresciuto artisticamente accanto a Francesco Tiano, la paganesità e l’amore per la propria terra e per il Santo hanno preso subito il sopravvento, ieri sera, nella gremita sala teatro. A fare da mattatore il “ visionario” per eccellenza, il dott.Gerardo Torre, ideatore e promotore di un progetto tanto folle quanto entusiasmante. Sul palco, a sorpresa, viene chiamato anche un discendente diretto per ramo orizzontale del Santo, l’avv. Alfonso Maria de’ Liguori. Venuto a conoscenza del progetto, dalla vicina Acerra dove vive, il pronipote di Sant’Alfonso è arrivato ieri sera nella terra del suo illuminato e santo avo del quale ricordava anche le fattezze per via del profilo pronunciato. L’avv.Alfonso Maria de’ Liguori tra gli applausi e la grande meraviglia dei presenti si è detto entusiasta dell’iniziativa e ha benedetto la futura grandiosa installazione. A questo punto sul palco si sono avvicendati tutti i componenti del comitato “ Alfonso sarà contento” che appena possibile sarà trasformato in una fondazione. Ora a breve si punta però all’iscrizione nell’elenco regionale dei comitati no profit, cosa questa che permetterà di avviare subito la raccolta fondi grazie ad un crowdfunding. “La statua si fa – ha chiarito subito il dott. Gerardo Torre – e cambierà le sorti di questo paese”. Sarà alta 43 metri e 20 cm e riprodurrà un Sant’Alfonso in movimento, non una posa plastica ma bensì dinamica, proprio come fu in vita il Santo più conosciuto al mondo.
A far parte del comitato sono in tanti, ognuno con un ruolo ed un compito ben preciso.

I magnifici 13

•Ingegnere Antonio Siena
Il professionista ha spiegato tecnicamente come sarà la struttura della statua. L’ossatura sarà ottenuta da una stratificazione con tralicci di alluminio che ne costituiranno la base. Una seconda struttura in alluminio darà vita ad anse e sporgenze, una rete metallica creerà l’abito, il corpo e la pelle che sarà realizzata grazie ad una vetroresina in cinque tipi di applicazione.

•Dott.Domenico Striano
Il 35 enne artista paganese ha illustrato principalmente il concetto di dinamismo che imprimerà alla sua opera.La torsione del corpo darà il senso del movimento ma anche dell’operosità e dell’energia di Sant’Alfonso. La mano destra in alto per benedire la città e tutta la valle che arriva fino al golfo di Castellammare, la mano sinistra leggermente ricurva nell’atto dell’accoglienza. Entrambe abbracceranno la terra che il Santo ha tanto amato e servito. La statua sarà realizzata sul posto.

•Dott.Alfonso Pappalardo
Il geologo ha affrontato uno dei punti di maggiore criticità rispetto alla realizzazione del progetto ed ossia la fattibilità idrogeologica dell’area mostrando la cartina del rischio. Sulla mappatura del rischio redatta dall’Autorità di bacino,l’area individuata per l’installazione risulta di rischio medio. Un passaggio all’Autorita di bacino,già effettuato da Pappalardo, ha dato indicazioni in materia. Per avere l’autorizzazione ad installare la grande statua occorrerà dimostrare che l’opera non andrà ad incrementare rischio e pericolosità dell’area.
Visto che la parte superficiale del terreno non potrebbe sopportare il peso, la base verrà agganciata alla roccia sottostante, superando così tutti i problemi di natura geotecnica.

•Dott.Alessandro Duca
Marketing turistico e comunicazione. Forniti tutti i dati relativi alla movimentazione turistica ed economica della macro area che si sviluppa intorno a Pagani. Un dato su tutti è bastato a far capire la portata del flusso turistico che Pagani e la sua statua potrebbero intercettare. Nella sola Pompei che dista da Pagani appena 13 km percorribili in 17 o al massimo 20 minuti di auto, arrivano ogni anno 3 milioni e 600 mila turisti.

•Ing.Luigi Ceglia
Coordinatore dei lavori. L’iter che porterà alla realizzazione ed alla installazione dell’opera sarà lungo e complesso. Innanzitutto la progettualità dovrà essere inserita nel PUC, il piano urbanistico comunale della città come una vera e propria opera in quanto l’area necessiterà di tutta una serie di importanti lavori di urbanizzazione. Altro passaggio fondamentale sarà l’ottenimento di tutte le autorizzazioni da parte dei sovra enti competenti per materia, dall’Anac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, visto l’altezza totale che raggiungerà la statua, alla Sovrintendenza e all’Autorità di Bacino.
•Annarita Tramontano alle pubbliche relazioni.

•Alfonso Picaro
Responsabile marketing finanziario e Finance planning. Pronto già un database per chiedere una donazione a tutti gli Alfonso d’Italia, circa 89 mila. Poi si passerà agli Alfonso della penisola Iberica e a seguire quelli che vivono in tutte le parti del mondo. Una catena di crowdfunding internazionale che ovviamente non disdegnerà le donazioni che arriveranno da Pagani e dal territorio dell’Agro.

•Marco Visconti, addetto stampa e storico.
•Francesco Ferrante, Impresa costruttrice.
•Alfonsina Mattino,avvocato e pubblic relations.
•Pasquale Sorrentino, Vice presidente e responsabile delle attività.
•Alfonsina Cascone Di Natale, presidente onorario del Comitato.
La famiglia Di Natale donerà il terreno su cui sorgerà la grande statua così come avrebbe voluto il compianto Alfonso Di Natale che aveva condiviso e appoggiato da subito la progettualità.

•Gerardo Torre
Presidente, ideatore e promotore del progetto. “Qualcuno pensa che siamo dei folli, che a Pagani abbiamo altri problemi da risolvere – ha affermato il medico paganese- io replico dicendo che la statua si fa e che supereremo ogni ostacolo, Alfonso sarà contento ma i paganesi di più”. Presentato ufficialmente il progetto ora il comitato promotore continuerà a lavorare alacremente secondo una scaletta ben precisa.
Occorrerà tempo ma la macchina organizzativa ormai è partita. Nella frase di Paulo Coelho utilizzata per chiudere la serata tutto il senso del progetto. “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”. Un sogno sì ma non irraggiungibile.

Luisa Trezza

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