Di seguito il testo dell’On. Villani letto in aula a Montecitorio.
Grazie Presidente, Onorevoli colleghi,
Il mio intervento di stasera per sollecitare la risposta ad una mia interrogazione al Ministro dell’Interno in cui chiedevo chiarimenti su una situazione paradossale venutasi a creare nel Comune di Pagani. Lo scorso giugno è stato eletto primo cittadino il sig. Alberico Gambino, già sindaco di Pagani, che nel 2012 ha visto lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche. Secondo una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, del 16 maggio 2019 e pubblicata l’11 giugno – tra il primo e il secondo turno di elezione – il signor Gambino è stato definitivamente dichiarato incandidabile, avendo ritenuto la Cassazione a lui addebitabile lo scioglimento. Nel frattempo, però, è stato proclamato sindaco della città di Pagani. In una confusione normativa generale su un caso così anomalo, il sindaco Gambino amministra la città pur sapendo di rischiare l’annullamento dei provvedimenti da lui adottati. Ciò non di meno, il sig. Gambino nello svolgimento dei consigli comunali utilizza molto spesso, un linguaggio e dei toni a dir poco offensivi ed ingiuriosi nei confronti dei consiglieri di opposizione. Il suo comportamento offende le Istituzioni e i valori democratici.
Nei giorni scorsi, infatti, in sede di consiglio comunale, il sig. Gambino ha ripetutamente offeso un consigliere di opposizione, Santino Desiderio, definendolo “delinquente” ed utilizzando un linguaggio che svilisce ed offende la dignità della persona umana. Questa condotta è inaccettabile e va condannata senza mezzi termini. Eppure, lo stesso presidente Giuseppe Conte ha invitato tutti i rappresentanti istituzionali ad adottare un linguaggio sobrio e moderato nella dialettica politica. Non possiamo accettare l’atteggiamento di chi usa le sedi pubbliche per soddisfare un innato bisogno di protagonismo. Pagani non è un palcoscenico! Abbiamo il dovere di tutelare i cittadini da queste condotte e non possiamo più tollerare la confusione normativa in cui dilaga la mala politica!