Puliamo il mondo dagli incendi, chi inquina deve pagare.
Questo il messaggio del flash mob lanciato sabato 28 settembre dai volontari dei circoli di Legambiente di Eboli e di Battipaglia. Dopo i cinque incendi che hanno colpito l’area industriale di Battipaglia negli ultimi due anni mettendo a rischio la salute dei cittadini e lo sviluppo locale dell’agricoltura e dell’agroindustria della Piana del Sele, ancora una volta gli attivisti di Legambiente muniti di cartelli con slogan come “Puliamo il Mondo dai roghi, dagli ecoreati, dai cambiamenti climatici” hanno riacceso i riflettori su questo fenomeno degli incendi negli impianti di stoccaggio, selezione e riciclo dei rifiuti. Un caso nazionale: sono più di 300 infatti gli impianti colpiti dalle fiamme negli ultimi 3 anni.
“Chiediamo che gli impianti che trattano rifiuti nella Piana del Sele diventino sorvegliati speciali come quelli presenti in provincia di Caserta e di Napoli. C’è bisogno di avere presidi fissi sul territorio, ma anche e soprattutto mettere in campo azioni di prevenzione e controllo del rispetto delle regole degli impianti esistenti. Chiediamo alla commissione bicamerale antimafia, che indaga sugli incendi negli impianti, di venire in missione a Battipaglia”, dichiarano gli attivisti di Legambiente.