Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, all’indomani delle dichiarazioni del presidente della commissione bilancio della Regione Campania, interviene sul delicato punto annunciando la volontà di appurare quanto comunicato dal consigliere regionale.
«Apprendiamo dalla stampa delle dichiarazioni del consigliere regionale Franco Picarone circa il completamento del progetto esecutivo di primo lotto e la esistenza dei fondi disponibili all’intervento – scrive il Sindaco Torquato in una nota – bene, anche se tardi ci arriva una notizia positiva che come Amministrazione comunale abbiamo però tutta la volontà di verificare nella sua fondatezza e nei suoi tempi di attuazione. Lo diciamo perché dopo i numerosi e finora poco fruttuosi incontri in Regione (fino alla scorsa settimana appena) le notizie che ci venivano riferite erano di tutt’altro tipo. Abbiamo chiesto infatti di visionare il “già pronto” progetto esecutivo” approntato da Gori sul primo lotto; chiediamo di sapere quali siano i fondi già disponibili per le fognature a Nocera; se infatti si tratta della firma del decreto per i “vecchi” tre milioni di euro già stanziati anni fa da Arcadis, è notizia che già avevamo, ma che cambia poco la sostanza, considerato che non soddisfa la realizzazione dell’intero progetto.
Come è noto servirebbero ulteriori fondi per il primo lotto (e ripeto, parliamo solo del primo lotto in territorio di Nocera Inferiore, non ancora degli altri due). Ma gli ulteriori fondi non ci sono al momento! Anzi ci risulta dall’ultimo incontro che circa due milioni inizialmente stanziati per interventi fognari sul nostro territorio comunale siano stati stornati ad altro capitolo del bilancio regionale. Se cosi dovesse essere, e speriamo di essere smentiti, è bene che l’impegno della Regione si traduca concretamente e in tempi brevi, visti gli anni di attesa, a reperire tutte le risorse necessarie a dare completa copertura all’intervento di primo lotto, e quelli per i lotti residui (Fosso Imperatore e riammagliamenti di rete sull’intero territorio).
Lo diciamo perché abbiamo il dovere di verificare che alle parole corrispondano finalmente i fatti. E che i fatti trovino realizzazione in breve tempo».