La precaria situazione di cassa fu determinante nel primo campionato di Serie B della Nocerina.
La società fondata nel 1910 aveva redatto un nuovo statuto il 26 novembre del 1944, in cui oltre all’attività calcistica, prevedeva anche una attività filogrammatica per l’organizzazione e la produzione di spettacoli a scopo educativo. Nel 1947 la Nocerina in Serie B dovette fare i conti nel mese di ottobre con la dura realtà finanziaria: nonostante gli anni d’oro delle industrie conserviere e quindi dei facoltosi industriali presenti in società. Il 31 ottobre il consiglio direttivo si riunì per fronteggiare al meglio la situazione. Presenti a quella riunione: il presidente Giuseppe Gambardella, i vicepresidenti Mario D’Alessio e Francesco Spinelli, e i consiglieri Alfonso Cuomo, Gaetano Schiavo, Gaetano Buscetto, Francesco Caso, Andrea D’Amato, Salvatore Gabola, Vincenzo Gambardella, Antonio Gambardella, Mario Galli, Domenicoantonio Siniscalchi, Rocco Fasciani e Sabato Gambardella. Il presidente evidenziò che con le quote di lire 200mila versate e donate dagli industriali e le offerte raccolte degli sportivi “non si è potuto che far fronte alle spese di inizio della presente stagione calcistica e quindi per evitare spiacevoli sorprese in avvenire, stabilire in qual modo fronteggiare le esigenze finanziarie se non saranno sufficienti gli incassi delle partite in casa”. Era un calcio di altri tempi, dove diritti televisivi e moderni introiti pubblicitari, non esistevano: le uniche entrate economiche erano quelle dei tifosi e le quote dei soci. La soluzione del presidente Gambardella fu quella di anticipare insieme ai consiglieri, in parti uguali, le somme occorrenti che “saranno rimborsate dalla società a fine del presente campionato”. E così fu approvato un deliberato sottoscritto da tutti i soci e consiglieri e che garantì il prosieguo del campionato. Il documento del 31 ottobre del 1947 fa capire che anche in quegli anni non era facile fare calcio, gli anni tra l’altro dell’ oro rosso. Il torneo purtroppo, nonostante lo sforzo finanziario, si concluse con la retrocessione.
Giuseppe Colamonaco