La vicenda mercato ortofrutticolo di Pagani e Nocera non è arrivata ancora al suo epilogo.
Resta sempre aperta la contesa tra il Comune di Pagani e quello di Nocera Inferiore. Alla questione tra i due Enti si è aggiunto ultimamente un nuovo elemento: il caso asilo nido. L’amministrazione Gambino, dopo aver pubblicizzato la realizzazione di un asilo nido comunale, in una struttura interna e di proprietà del mercato, dovrà attendere invece il parere della Regione Campania. Nei giorni scorsi in un incontro con l’assessorato regionale al patrimonio è emerso che bisognerà seguire, per il cambio di destinazione d’uso, le direttive del decreto regionale: si tratta di specifiche procedure previste dalla legge 4. In sostanza il meccanismo per addivenire alla variazione ed al cambio di destinazione d’uso della struttura ha un suo determinato iter: in primis l’approvazione della Giunta regionale ed in secundis quella del consiglio. Pareri necessari per la variazione d’uso e senza i quali nessun lavoro di riqualificazione previsto può iniziare. Allo stato attuale, seppur nelle buone intenzioni dell’amministrazione comunale di dotare la città di un proprio asilo, il fabbricato rimane di proprietà del mercato. Una falsa partenza a cui il sindaco e la sua giunta potranno rimediare, grazie al passaggio in Regione. In merito alla gestione mercatale, nulla di nuovo sotto al sole. Le posizioni sembrano ancora essere congelate e passi in avanti non ci sono stati. Restano in piedi sempre due proposte: quella di Pagani per una gestione basata sulle percentuali catastali e cioè per l’87% di quota paganese e per il 13% di quota nocerina, quella di Nocera per una fase gestionale alla pari. Un punto d’incontro tra le due posizioni sembra essere purtroppo un miraggio. Anche sul fronte contenziosi la situazione non è delle migliori, l’ultimo arrivato in Cassazione nei primi di gennaio, è ancora in corso. Intanto la fase di liquidazione procede e l’obiettivo resta sempre lo stesso: traghettare l’attuale consorzio verso una nuova società di gestione. Ma potrebbero esserci delle sorprese. Sembrerebbe che l’ipotesi della costituzione di una società ex novo per l’immediata gestione, che andrà successivamente a sganciarsi dalla liquidazione, non è l’unica soluzione in essere. In effetti si sta valutando un’altra strada: confermare l’attuale gestione. Una possibilità non del tutto remota e che potrebbe essere presa in considerazione anche in virtù del fatto che, ad oggi, non c’è nessun accordo tra i sindaci di Pagani e Nocera Inferiore. È forse l’unica soluzione su cui si potrebbe concretamente lavorare, in attesa delle necessarie convergenze, per una ridefinizione di un nuovo assetto gestionale. Sulla vicenda nemmeno la Regione è entrata nel merito, probabilmente perché si spera che siano i sindaci a trovare un punto d’incontro, in modo da disincagliare il caso dalle secche della politica.
gc
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