
Dopo la chiusura dell’ambulatorio solidale “ Chiara” l’assessore Maria D’Aniello, “congelata” dalla Prefettura insieme a tutta la giunta in attesa del ricorso che si discuterà il prossimo 4 dicembre al TAR di Salerno presentato dal Sindaco di Angri Cosimo Ferraioli contro il commissariamento dell’Ente per la mancata approvazione del rendiconto 2018, ha deciso di rassegnare le dimissioni, svilita ed anche amareggiata per quanto si sta verificando soprattutto nel campo delle politiche sociali.
Ecco il testo della lettera protocollata stamane dall’ex assessore D’Aniello:
“Egregio Prefetto, con questa nota comunico formalmente la mia decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di Assessora con deleghe alle Politiche Sociali, Giovanili e Commercio del comune di Angri; da quando ho accettato questo delicato compito, ho dato anima e corpo operando con tenacia, umiltà, correttezza e sempre con un profondo senso di legalità, mettendo a disposizione, dell’intera comunità, le mie competenze ed il mio tempo, sottraendolo, di volta in volta, ai miei impegni professionali e familiari. A mio avviso le politiche sociali e giovanili sono linfa vitale, passione e dinamismo, e, troppo spesso mi sono scontrata con un’ottusa burocrazia e procedure amministrative rigide e farraginose che cozzano con l’immediatezza e l’estrema urgenza di cui si necessita, nella maggior parte dei casi, quando si tratta di disagio sociale, di sofferenza e di bisogni di prima necessità. Provo molta rabbia e sconforto nel vedere un’attività, da me organizzata e fortemente voluta, basata sul volontariato e l’impegno civico gratuito, da parte di amici medici e professionisti che, in questi mesi, hanno dato la possibilità, a tante persone in difficoltà, di prevenire spiacevoli contingenze sanitarie e tutelare, ancor di più, il loro stato di salute. La sospensione dei lavori dell’Ambulatorio Solidale “Chiara” è una sconfitta per tutta la comunità angrese,e, a pagarne le spese, sono, come sempre, le fasce più deboli, e questa situazione mi fa star male, mi mette in una situazione di forte disagio politico e personale; non mi è mai piaciuto fare da spettatore nelle difficoltà delle fasce più deboli, mi sono rapportata con le problematiche della disabilità, degli anziani, dei giovani e di tutte le fasce in difficoltà del paese, cercando di migliorare la loro vita sociale, a 360 gradi e cercando di essere, nel rispetto delle regole, pratica e risolutiva.
Sono convinta che sia giusto rimettersi in discussione e tornare, da subito, all’associazionismo, al volontariato, al cuore pulsante della nostra comunità, per una nuova politica di servizio e al servizio della collettività. Sento il dovere di ringraziare il Sindaco, la giunta e i consiglieri comunali, con i quali, nel corso degli anni, si sono instaurati rapporti di fiducia, amicizia e collaborazione, con tante differenze e diversità, nei modi di approcciarsi e vivere l’impegno politico, ma sempre con il grande rispetto che contraddistingue le persone perbene; e ancora, ringrazio lei per la grande disponibilità dimostratami in ogni incontro e colloquio che abbiamo avuto, ma, soprattutto, ho il bisogno, morale ed emotivo, di ringraziare la mia comunità, i cittadini della mia straordinaria città, i ragazzi del centro Orsini, gli amici dei centri Anziani, i piccoli del centro minori, i tanti amici e sostenitori dell’ambulatorio solidale, i rappresentanti delle agenzie educative, scolastiche e sanitarie, i collaboratori del comune e dell’ufficio di piano; “è grazie a loro che tanto abbiamo fatto ed è grazie a loro che tante altre cose faremo per rendere, sempre più, la nostra comunità, una comunità moderna, funzionante e a misura d’uomo, dove nessuno resta indietro e dove, a piccoli passi, si costruisce benessere sociale”.
