Ginevra la cinquantesima sessione dell’Ipcc.
Gli scienziati dell’Onu che si occupano dei cambiamenti climatici, pubblicherĂ l’8 agosto un rapporto speciale su cambiamenti climatici e uso del suolo. Il rapporto, su cui si è deciso di lavorare nel 2016, metterĂ in evidenza la necessitĂ di fermare la desertificazione e il degrado del suolo, di rendere sostenibile la gestione dei terreni e di garantire la sicurezza alimentare, oltre a fermare i flussi di gas a effetto serra negli ecosistemi terrestri.
Azioni necessarie se si vuole contenere l’innalzamento della temperatura globale sotto 1,5 gradi centigradi, come indicato dall’accordo di Parigi del 2015. Al meeting che si svolge nel quartier generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale partecipano, tra gli altri, anche Greenpeace e Wwf come osservatori ufficiali. Anche Luca Parmitano, impegnato nella missione ESA Beyond, parla del cambiamento climatico. «La Stazione Spaziale Internazionale è una delle piattaforme che possono dare conoscenza per quanto riguarda il riscaldamento globale. L’Agenzia Spaziale Europea ha un programma satellitare che fa osservazione terrestre ad altissima definizione, ed è lì che abbiamo visto i dati scientifici che ci danno idea di quale sia il trend del riscaldamento globale. Noi dalla ISS possiamo fare osservazione umana, e quello che posso dire è che io ho visto davvero i cambiamenti, nelle foto mie e dei colleghi degli ultimi sei anni; ho visto i deserti avanzare, ho visto i ghiacci squagliare, nelle foto che erano mie e che adesso continuerò a fare. Spero che il nostro sguardo possa essere condiviso per allarmare la gente verso quello che è il nemico numero uno oggi, il riscaldamento globale. E che possa dare una spinta ai nostri leader, per fare tutto il possibile per cercare di migliorare la situazione»