
Sono pronti a creare un subambito per la gestione del ciclo dei rifiuti con Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare i comuni di Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte, dopo aver detto di no alla proposta del sindaco Manlio Torquato di farne uno con Nocera Inferiore, come è nel piano di zona. Una decisione presa all’indomani dell’invito dell’Eda, l’Ente d’ambito, a costituire sub ambiti territoriale entro la fine dell’anno, sennò avrebbero provveduto loro.
Una decisione sbandierata, quella del sub ambito, come un gesto quasi eroico e invece è un obbligo da fare in breve tempo e pure in estremo ritardo, visto che già altre parte della provincia si stavano dando da fare. Ma un’”alleanza” che genera dubbi e molti. Cosa accomuni questi tre comuni dell’Agro nocerino con quelli di Cava de’ Tirreni e Vietri Sul Mare non è facilmente comprensibile. Si potranno scrivere belle pagine ma poi nei fatti i tre sindaci dovrebbero dire perché non lo hanno voluto fare con la confinante Nocera Inferiore. Più di tutto lo dovrebbe spiegare, carte alla mano, piani industriali da far vedere, Nocera Superiore che da quando è sindaco Giovanni Maria Cuofano sembra impegnato in una gara con Nocera Inferiore per rivendicare una supremazia. E per raggiunger questo diciamo obbiettivo non mancano le innaturali alleanze con Cava de’ Tirreni che rischia di far un sol boccone dei comuni più piccoli. Del resto, a Nocera Inferiore sono ancora vivi i ricordi della Se.ta e delle polemiche feroci della gestione dei rifiuti che vedeva Nocera Inferiore e Cava de’ Tirreni nella stessa società. Una gestione che fece andare via il socio privato e che portò ad una fine non certamente gloriosa dalla società, tra accuse e veleni per la ripartizione dei costi.
La raccolta a Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, piene di tante frazioni collinari e strade strette quanto peserà sul costo generale del servizio, visto che Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte sono sostanzialmente in piano ed hanno insediamenti con strade larghe dove agevolmente possono operare mezzi più grandi e occorrono meno dipendenti? Il costo in generale dell’ambito verrà ripartito per abitante, penalizzando i cittadini dei tre comuni dell’Agro nocerino che potrebbero trovarsi a pagare maggiori oneri, o ci sarà un coefficiente per la più costosa raccolta a Cava e Vietri? A chi conviene questo matrimonio tra comuni? Quanto pesano le future elezioni regionali e nazionali? C’è chi spera in una visibilità anche non nei suoi territori? Insomma, la partita è aperta e faranno bene i cittadini dei comuni dell’Agro nocerino. Amministrati dai sindaci Paola Lanzara, Carmine Pagano e Giovanni Maria Cuofano, a chiedere da subito quanto costeranno i servizi (e quindi le bollette) se si fa un’unione con Nocera Inferiore e quanto con Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, perché poi loro saranno a pagare i conti, pretendendo risposte con numeri e piani industriali da confrontare.
Redazione
