Scafati. Palazzo Meyer in bilico: rischio dissesto finanziario

Opposizioni sul piede di guerra

Sarà un 18 agosto molto caldo per l’Ente comunale, chiamato a fornire chiarimenti alla Corte dei conti relativamente al rientro del piano di riequilibrio economico – finanziario: piano presentato dalla commissione straordinaria per evitare il dissesto. La preoccupazione sullo stato di salute delle casse comunali arriva dal gruppo consiliare Insieme per Scafati: “I chiarimenti richiesti al Comune sono corposi, riguardano ben 33 (trentatre) punti, ognuno dei quali a sua volta di complessa articolazione. Su tale attività vige il più totale riserbo, ed in compenso il Sindaco se ne va in vacanza fino al 18 Agosto (guarda caso) ed il Responsabile del Settore Economico Finanziario riceve dalla Giunta Comunale il nulla-osta per andare via a Corbara. Siamo molto preoccupati, sul modo approssimativo, con il quale si sta affrontando un problema che riguarderà il futuro della città e potrebbe determinarne in maniera decisiva la vita dei prossimi dieci anni”. Sembrerebbe una corsa contro il tempo e che mancherebbe dell’attenzione necessaria per quanto affermato da una parte delle opposizioni. Il gruppo di Michele Russo invita l’amministrazione comunale, rispetto alla vicenda, al più alto senso di responsabilità: “Riteniamo, inoltre, che una vicenda di tale portata comporti una assunzione di responsabilità che dovrebbe riguardare il consiglio comunale, alla cui attenzione andrebbero portati con urgenza, il piano ed i relativi chiarimenti, determinanti al fine di scongiurare l’eventuale dissesto.
Non è possibile lasciare tale compito solo nelle mani di qualche sostituto del Sindaco e di un funzionario, per giunta, in partenza. E’ in gioco il destino della città. Chi ha l’onere di amministrare non può usare all’infinito l’alibi delle responsabilità precedenti: la responsabilità, al contrario, va esercitata”. Le minoranze chiedono semplicemente al sindaco Salvati di fornire le azioni che l’amministrazione intende mettere in campo e di relazionare in consiglio comunale.

Giuseppe Colamonaco

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