Pagani, incandidabilità Gambino: Rita Greco scrive al Prefetto

Diffida della consigliera di opposizione

Al ministro degli interni ed al prefetto di Salerno il 5 agosto scorso è stata inviata una diffida stragiudiziale da parte della consigliera comunale di minoranza Rita Greco. Tre pagine in cui sono contenuti diversi punti relativi alla presunta incandidabilità del sindaco Gambino: tra questi la decisione giudiziale n.15725 del 2019 della Corte di Cassazione. Nella diffida si legge, rispetto a detta sentenza, che “a seguito della quale è divenuta irrevocabile la declaratoria di non candidabilità dell’eletto sindaco di Pagani signor Alberico Gambino (statuita con sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore, confermata dalla Corte di Appello di Salerno)”. È una lunga descrizione cronologica dei fatti che la Greco ha inviato al ministero ed alla prefettura. In evidenza anche i pareri ministeriali sulla decadenza da sindaco che “ai sensi dell’articolo 16, comma secondo, del decreto legislativo n.235 del 2012, è decaduto di diritto dalla carica con impossibilità dello stesso di nominare la giunta e conseguente applicazione delle previsioni di cui il combinato disposto degli articoli 53 e 141 del decreto legislativo 267 del 2000″. Nella diffida non manca la nota del 27 giugno del segretario comunale Francesco Carbutti, relativa alla nullità di tutti gli atti adottati, dopo l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Una circostanza, secondo quanto scritto, che ha prodotto la nomina illeggitima della giunta e poi della seduta consiliare del 30 giugno. È citata, riguardo alla stessa seduta, anche la sostituzione del segretario comunale, con la nomina di un nuovo segretario. La Greco non ha risparmiato nemmeno  la commissione elettorale, deputata alla verifica dei risultati ed alla proclamazione degli eletti, e a conoscenza, per la consigliera,  della sentenza della Cassazione. In sintesi sulla base della sentenza della Cassazione e delle note riportate nella premessa, ” il sindaco neoeletto deve essere dichiarato decaduto per effetto della incandidabilità, con conseguente nullità retroattiva della sua elezione e degli atti illegittimi resi”. La diffida stragiudiziale invita prefetto e ministro a dare immediata esecuzione, non oltre cinque giorni da quello di ricezione, alla determinazione prefettizia del 27 giugno e al parere ministeriale. Una eventuale inerzia protratta delle amministrazioni chiamate in causa e cioè ministero dell’interno e prefettura, potrebbe costringere Rita Greco a rivolgersi all’autorità giudiziaria ordinaria e contabile. E in caso di silenzio – impedimento la consigliera potrebbe procedere  giudizialmente per ottenere la nomina di un sostituto delle amministrazioni pubbliche obbligate con richiesta di correlativa responsabilità penale, ex articolo 328 del codice penale. L’atto stragiudiziale è stato inviato per conoscenza anche al procuratore della Repubblica Antonio Centore, al Tribunale di Salerno e al procuratore Generale della Corte dei conti di Napoli. In vista di questa ulteriore tegola per il sindaco Alberico Gambino e l’amministrazione comunale, si preannuncia un’estate davvero calda e un ferragosto rovente.

gc

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