“C’è tempo fino al 30 settembre per partecipare all’avviso emanato dalla Regione Campania relativo al piano di interventi e azioni per la prevenzione, la gestione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo con risorse complessive pari a 200mila euro.
Con questo bando vogliamo sostenere quattro filoni di percorsi: alfabetizzazione emotiva e di potenziamento delle abilità sociali in favore dei minori vittime, autori e spettatori di atti di bullismo e/o cyberbullismo al fine di educarli all’empatia, alla comunicazione assertiva e al comportamento prosociale, con particolare attenzione alla dimensione gruppale; educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche; promozione di una cultura dello sport giovanile come strumento per prevenire e ridurre i fenomeni di prevaricazione e di non rispetto delle diversità; sensibilizzazione ed informazione rivolte ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie, con particolare attenzione alla creazione di modalità di coinvolgimento dei genitori”. Ad annunciarlo è l’Assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani.
“Rispetto all’iniziale scadenza del 30 luglio – spiega la Marciani – con il Presidente De Luca abbiamo pensato di posticipare il termine di due mesi al fine di garantire una più adeguata incisività e rispondenza degli interventi promossi al fabbisogno del territorio, nell’ottica di un’efficace sinergia tra i diversi attori coinvolti. La Regione Campania vuole così sostenere proposte progettuali presentate da un partenariato composto obbligatoriamente da un ambito territoriale sociale con il ruolo di capofila/proponente e da un minimo di uno e massimo tre soggetti del terzo settore, iscritti negli appositi registri regionali o nazionali, ove previsti, oppure in possesso della personalità giuridica che abbiano sede operativa in regione Campania. Il soggetto capofila è l’unico soggetto al quale l’Amministrazione eroga il finanziamento mentre i soggetti del terzo settore devono operare da almeno cinque anni nel campo delle attività a favore dei minori e certificare esperienza almeno biennale specifica nel campo della prevenzione e del contrasto del bullismo e/o cyberbullismo. Il costo massimo ammissibile per ciascun progetto è di 10mila euro”.
Conclude l’Assessore: “La finalità dell’Avviso è quella di avviare una politica integrata antibullismo, ossia un percorso di esperienze e progetti che coinvolga il maggior numero di soggetti e persone, tesa a diminuire gli atteggiamenti di prepotenza e volta a favorire contesti di apprendimento nei quali tutti possano trovare il proprio spazio per crescere. Con il Presidente De Luca siamo partiti dalla consapevolezza che la cooperazione è determinante nella diffusione di un atteggiamento anche culturale che educhi al rispetto dell’altro e della diversità, al senso della comunità e della responsabilità collettiva”.