18 anni, per complessivi 1,5 milioni di euro. Ma il contratto è nullo

La Provincia di Salerno versa 1.5 milioni di euro per la progettazione de “La Città della scuola a Sarno” in 18 anni ma il contratto con lo studio incaricato si rivela nullo.

Una vicenda sulla quale la Senatrice del M5S, Luisa Angrisani, ha interrogato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, e il Ministro dell Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. La vicenda parte nel lontano 1998 quando a seguito del concorso provinciale per la progettazione de “La città della scuola a Sarno”, veniva proclamato vincitore, nell’ottobre del 2000, il progetto della Ipostudio Architetti Associati. Ma dopo quasi venti anni il settore edilizia scolastica e patrimonio della provincia di Salerno ha annullato l’affidamento perché ” non è stato preceduto dalla preventiva assunzione di impegno di spesa” per quanto riguarda la parte relativa alla direzione dei lavori, e non è contenuta ” la determinazione del compenso nei idonei criteri atti a determinarla”, dunque il contratto è da intendersi giuridicamente nullo ed inefficace.
Ma il fatto più grave è che la parte relativa alle progettazioni eseguite e le prestazioni svolte, sono state integralmente saldate per un ammontare di circa un milione e mezzo di euro in 18 anni, ma per quanto riguarda la realizzazione dell’opera manco a parlarne. Su questa vicenda la senatrice Angrisani ritiene si debba fare chiarezza, pronta anche a segnalare tutto alla Cortre dei Conti. Nel frattempo ha interrogato i suddetti ministeri su quali iniziative intendono assumere a cospetto di tale sperpero di denaro pubblico e se sia possibile attivarsi nelle sedi competenza affinché sia sollecitato l’affidamento della direzione dei lavori a soggetti pubblici senza ulteriori oneri di spesa per le casse erariali. Di seguito il testo dell’atto ispettivo.

Atto n. 4-02091
Pubblicato il 6 agosto 2019, nella seduta n. 143
ANGRISANI , ORTOLANI , LICHERI , PRESUTTO , SANTILLO , RICCIARDI , DELL’OLIO , DI MICCO , CASTELLONE , GAUDIANO , GIANNUZZI , LOREFICE , CASTIELLO , GALLICCHIO , TRENTACOSTE , DE LUCIA , CORRADO , PACIFICO – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione. –
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
con delibera di Giunta provinciale n. 1824 del 6 novembre 1998 veniva approvato il bando del concorso internazionale di progettazione “La città della scuola a Sarno”, che ha comportato nel corso degli anni per le casse della Provincia di Salerno una spesa tutt’altro che irrilevante;
con delibera di Giunta provinciale n. 1069 del 20 ottobre 2000, venivano approvati gli atti della Commissione che aveva proclamato vincitore il progetto di Ipostudio Architetti Associati ed in data 12 aprile 2001 veniva sottoscritto il contratto con la predetta associazione professionale;
rilevato che:
stando al contenuto della determinazione del settore edilizia scolastica e patrimonio della Provincia di Salerno, l’affidamento “non è stato preceduto dalla preventiva assunzione di impegno di spesa”, e, per quanto riguarda la parte relativa alla direzione dei lavori, non è contenuta “la determinazione del compenso, né idonei criteri atti a determinarla”, e dunque, il contratto è da intendersi giuridicamente nullo ed inefficace;
lo stesso contratto, tuttavia, per la parte relativa alla progettazione, è stato già eseguito e le prestazioni svolte dall’associazione di professionisti sono state integralmente pagate, determinando un capitolo di spesa annuo molto consistente per le casse dell’ente, pari ad una somma di circa un milione e mezzo di euro in 18 anni;
la mancata preventiva determinazione degli oneri per la direzione dei lavori ha esposto l’ente ad una enorme lievitazione dei costi del tutto incompatibile a parere degli interroganti con le esigenze di contenimento di spesa che devono ispirare l’esecuzione dell’opera e, in generale, l’azione amministrativa,
si chiede di sapere:
quali iniziative, nell’ambito delle proprie attribuzioni, i Ministri in indirizzo intendano porre in essere al fine di fare chiarezza sulla vicenda descritta;
se ritengano di attivarsi, nelle sedi di competenza, affinché sia sollecitato l’affidamento della direzione dei lavori a soggetti pubblici dotati delle competenze necessarie, senza ulteriori oneri di spesa per le casse erariali.

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