Nuovo videoclip di Giulia D’alessandro. Online dal 10 luglio

Uscirà Mercoledì 10 Luglio 2019 su tutte le piattaforme digitali – Youtube – Facebook – Instagram il nuovo Videoclip della Cantaurice Nocerina Giulia D’Alessandro.

Dopo i successi riscossi ad Area Sanremo 2018 giungendo alle Semifinali Nazionali con l’inedito “Ancora una volta”. Mercoledì uscirà il suo nuovo videoclip che vuole essere questa volta un omaggio alla nostra musica Italiana, infatti il brano da lei interpretato ” E Se Poi” Cover di Marika Ayane. “Il mio vuole essere un personalissimo omaggio. Ovvero mettere in risalto brani (dei veri gioielli) che sono nati negli ultimi anni e meritevoli di essere valorizzati e omaggiati tanto quanto brani che hanno fatto la storia della nostra musica”. Le avventure per Giulia non sono ancora finite sarà impegnata nei prossimi mesi con la manifestazione di caratura Europea Tour Music Fest – The European Music Contest e tante altre novità in cantiere ma che non si possono ancora svelare.

copertina-giulia-d'alessandro-rtaliveLa biografia di Giulia D’Alessandro:
Giulia D’Alessandro nasce a Nocera Inferiore (Sa) il 15/07/1983 Cantante/autrice di testi di canzoni/Conduttrice/ Organizzatrice di Convegni ed Eventi socio-culturali/Musicoterapeuta/Docente. Nel corso degli anni ha conseguito i seguenti titoli di studio: Diploma Accademico di I Liv in Didattica della Musica ind. Canto presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno; Biennio Specialistico di II Liv. In “Discipline storiche, critiche e analitiche della musica” presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno con 110/110 con lode. Diploma di Laurea in Musicoterapia conseguito presso I.S.F.O.M di Napoli.
Sin da bambina in casa  respira arte, sua madre una poetessa e scrittrice, suo padre  pittore e scultore. Attratta fin dai primi anni da Musica e Tv. Il primo input canoro avviene ascoltando Massimo Ranieri con Perdere l’amore durante il Festival di Sanremo del 1988. Ma è l’anno successivo, nel 1989, sempre guardando il Festival di Sanremo e ascoltando Anna Oxa che  decide di voler diventare da grande una cantante. Inizia a studiare musica e canto e a tredici anni a partecipare ai primi concorsi canori, prima locali e poi nel corso degli anni anche a livello nazionale ricevendo numerosi successi tre questi Divi di Domani 1998 finalista, Festival di Napoli del 1999 finalista, Cantagiro del Sud 2000 premio della critica, Accademia della canzone di Sanremo 2002 semifinalista con l’inedito “Sogni d’estate”. Nel 2006 viene pubblicato il suo primo singolo “ Dietro il velo della libertà” di cui lei è autrice, il tema affrontato è di forte contenuto, tratta la violenza sulle donne. Nel 2018 arriva Semifinalista ad AREA SANREMO con l’inedito “Ancora una volta” scritta dagli autori (A. Scudiero/U. D’Auria) a cui segue anche un videoclip visibile attraverso le piattaforme digitali YouTube e FaceBook riscuotendo ottimi consensi. Nel 2019 pubblica un nuovo brano, questa volta un omaggio alla musica Italiana con la cover “E se poi” di Malika Ayane con rispettivo videoclip visibile attraverso le piattaforme digitali YouTube e FaceBook. Negli anni 2000  perfeziona i suoi studi e inizia ad  avvicinarsi alla conduzione riscuotendo anche in questo settore lusinghieri traguardi. All’attivo vi sono presentazioni di libri, spettacoli culturali e rassegne musicali e teatrali. Tra i concerti da lei presentati: Concerti di Capodanno e Primo Maggio  con  artisti di fama nazionale tra cui Tiromancino, Enzo Avitabile, i fratelli Zurzolo,Cugini di Campagna, Enzo Gragnaniello etc. Tanti gli Eventi e Convegni di carattere Socio-Culturale da lei organizzati nella Provincia di Salerno.  Stimata e conosciuta professionista sul territorio in qualità di Docente e anche come Musicoterapeuta da quasi 10 anni dove lavora e opera. Tanti i convegni in ambito medico e sanitario in cui ha partecipato in qualità di relatore. All’attivo in questo settore anche pubblicazioni. Proprio attraverso questo percorso è giunta ad una conclusione “L’utilità che la musica e il suono può avere non solo per se stessi,come espressione della propria identità, ma anche come strumento terapeutico e riabilitativo e di integrazione sociale di chi è affetto da gravi patologie”.

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