Chiede di essere arrestato e di essere poi ascoltato da un magistrato.
Marco Albani, padre separato da anni in lotta con la ex moglie e con la giustizia per vedersi riconosciuto il diritto genitoriale, stamane ha presentato denuncia querela nei confronti di se stesso affinché l’autorità competente disponga l’arresto ed il trasferimento nella casa circondariale. “Non ho commesso alcun reato- scrive Albani nell’autodenuncia-ma il dolore e la disperazione per la vicenda processuale che mi vede negata la possibilità di fare il padre e non solo il visitatore del mio piccolo Alessandro, così come disposto dal giudice istruttore Simone Iannone della seconda sezione civile del tribunale di Nocera Inferiore, pur in presenza di relazioni dei servizi sociali e di una Ctu dove si evince che sono abile al ruolo genitoriale, mi sta provocando enormi dolori.
Non ho mai usato violenza nella mia vita, ma non riesco più a tollerare tale calvario, la mancanza di mio figlio, la grande tristezza per questo potrebbe portarmi a compiere un’azione violenta. Non voglio questo, perché sono una persona perbene ma come ben sapete visti i fatti di cronaca che si vedono tutti i giorni, anche le persone più equilibrate presi dalla rabbia e dalla disperazione commettono atti violenti. La richiesta di essere arrestato e trasferito presso la casa circondariale è allo stato l’unico modo per evitare la possibilità che accada questo o che potrebbe accadere pertanto con la presente propongo denuncia querela nei confronti dello scrivente con espressa richiesta di essere arrestato e condotto in una casa circondariale”.