Sordi al suo grido
È una vicenda che purtroppo si ripete ciclicamente, quella di Orlando: il ragazzo diversamente abile che da anni combatte contro le barriere architettoniche in città. Fiumi e fiumi di inchiostro non sono bastati a raccontare il disagio che, il giovane diversamente abile, deve affrontare tutti i giorni. Automobili, moto e marciapiedi rialzati non sono gli unici ostacoli contro cui deve combattere: ora anche i rifiuti in strada gli impediscono la deambulazione. Gli assessori alle Politiche sociali e alla Viabilità del Comune di Nocera Inferiore sembrano essere sordi al grido di sofferenza che, in molti casi, Orlando lancia alle istituzioni. Nonostante alcune iniziative, pur lodevoli, da parte dell’amministrazione comunale, resta il fatto che Bruno rimane solo rispetto ad alcune problematiche. Spesso, troppo spesso, Molosso doc (il soprannome di cui orgogliosamente va fiero per essere un tifoso della Nocerina), deve scontrarsi con l’inciviltà e l’assenza delle istituzioni: una doppia battaglia che ne logora l’animo e soprattutto la dignità. Basterebbe davvero poco per rendergli la vita felice: un percorso dedicato per entrare ed uscire da casa e abbattere quei fastidiosi centimetri posti ad ogni rampa per risalire i marciapiedi. Due difficoltà che in molti conoscono, anche gli stessi politici, ma sulle quali nessuno interviene. Orlando è solo uno degli esempi di quanto questa città sia distante e indifferente alle persone con disabilità. Forse, oltre che liberarla dalle barriere architettoniche, Nocera,bisognerebbe liberarla da quelle mentali.
Giuseppe Colamonaco