Degrado ambientale, località “Ciampa di Cavallo”, la Senatrice Angrisani(M5S) porta il caso in Procura

Di seguito la denuncia sporta alla Procura della Repubblica per verificare le responsabilità del degrado nei pressi del ponte via Marconi.

il-fiume-di-plastica-san-marzanoLa sottoscritta Luisa Angrisani, Senatrice della Repubblica Italiana, e i cittadini di cui si allegano copia carta d’identità e firma presentano Atto di esposto e di contestuale denuncia
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Il presente atto ha lo scopo di porre all’attenzione di questo Ecc.mo Procuratore della Repubblica l’esposizione di accadimenti di estrema importanza ambientale e dunque di fondamentale interesse per l’intera collettività territoriale. Tali fatti riguardano: il rischio di inquinamento ecologico, lo straripamento del canale ALVEO NOCERINO ed il conseguente pericolo per la pubblica incolumità. Di seguito si espongono i fatti, con allegata documentazione acquisita dagli Enti e le immagini fotografiche che testimoniano nel tempo l’incuria e la pericolosità dello stato attuale, affinché vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di rilevanza penale delle vicende dedotte.
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In data 11/02/2019, la scrivente Senatrice Luisa Angrisani del Gruppo Parlamentare Senato M5S, a mezzo PEC, a seguito di richieste pervenute da associazioni e singoli cittadini, in riferimento ad una occlusione del canale Alveo Nocerino in località Ponte via Marconi nel Comune di San Marzano Sul Sarno (SA), per effetto di rifiuti di diversa natura e specie, segnalava a diversi enti ed organismi istituzionali, (al Ministero Dell’Ambiente Dir. Gen. per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque, all’Prefetto di Salerno, Al N.O.E. di Salerno, all’ASL di Salerno, all’ARPAC di Salerno, al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio di Sarno, al Genio Civile di Salerno, alla Direzione Generale per l’Ambiente la Difesa del Suolo e l’Ecosistema Regione Campania) tale situazione di degrado, facendo presente ai soggetti sopraelencati del pericolo a cui erano esposti le cose e persone negli immediati paraggi. Nel contempo, sempre in data 11/02/2019 il Consigliere Regionale Michele Cammarano del Gruppo Consiliare M5S della Regione Campania inoltrava presso l’ARPAC di Salerno, la medesima segnalazione a mezzo PEC con contestuale richiesta di intervento.

In data 15/02/2019 la scrivente Senatrice riceve risposta dal Consorzio Di Bonifica del Comprensorio Sarno, allegata in copia alla presente (All. 1). In tale documento, l’Ente rispondente, nel riscontrare quanto segnalato in oggetto, si rende disponibile ad eseguire i lavori di rimozione con mezzi e personale proprio, previa Delega della Regione Campania e/o

Ministero dell’Ambiente ed a condizione che gli venga concesso un finanziamento di € 150’000,00 importo definito “come presunto stimato”.
Di detto Importo non è specificato in dettaglio né le quantità di materiale da rimuovere, né la qualità, ovvero la caratterizzazione dei rifiuti, ma è soltanto specificato che l’importo occorrente è destinato in particolar modo per il trasporto e lo smaltimento in discarica dei rifiuti da affidare ad ulteriore ditta esterna, non essendo il Consorzio dotato di mezzi e cassoni carrabili per il trasporto, ma esclusivamente dotato di escavatore con benna a polipo. Successivamente, l’Ente Consorzio specifica di non poter intervenire con le risorse economiche proprie, derivanti dalla riscossione dei contributi di bonifica, per ben 5 motivi specificatamente descritti nella risposta, (Allegato n.1). Motivi con i quali il Consorzio giustifica il suo disinteresse per l’intervento e la richiesta di fondi alla Regione. In data 25/02/2019, la Scrivente e il Consigliere Regionale della Campania Michele Cammarano ricevono identica risposta a mezzo PEC dall’ARPAC Campania Dipartimento Provinciale di Salerno (All. n. 2). In essa, l’ARPAC, dopo un sopralluogo effettuato con propri tecnici prende atto con dettagliata descrizione delle tipologie di rifiuti presenti nel letto dell’alveo e ne riporta la loro classificazione, inoltre rileva nella descrizione che gli stessi: intercettati dall’impalcato del ponte di V. Marconi si accumulano per vari metri a monte dello stesso e causano una parziale ostruzione al regolare deflusso delle acque, mentre a valle del suddetto ponte riscontra il deposito di sedimenti fluviali che apparentemente sembrano aver innalzato il fondo dell’alveo, riducendo la sezione libera del corso d’acqua. Considera che : in tale tratto l’Alveo Comune Nocerino, per quanto visionato, presenta degli argini realizzati con muri in c.a. ma il pelo libero dell’acqua è ad una quota superiore rispetto a quella dei fondi agricoli circostanti, per cui l’ammasso di rifiuti riscontrati, considerata la stagione invernale in atto, potrebbe costituire un potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità. Constata altresì: la presenza di rifiuti abbandonati che raggiungono la sponda in sinistra idraulica del corso d’acqua, costituiti, per quanto è stato possibile visionare, da : contenitori in plastica (CER 150102), in legno (CER 150103), in metallo (CER 150104) ed in vetro (CER 150107), pneumatici fuori uso (CER 160103) parti plastiche di autoveicoli (CER 160119) frammenti di materiale coibente (CER 170604) scarti ceramici (CER 170103) ed edili (CER170904) diversi capi d’abbigliamento dismessi (CER 200110) frazioni di rifiuti urbani plastici (CER 200139) e metallici (CER 200140) buste di rifiuti indifferenziati (CER 200301) ed ingombranti (materassi) (CER 200307).

La risposta si conclude con la determinazione che si ritiene necessaria la rimozione dall’alveo e dalle sponde di detti rifiuti, previo l’accertamento per stabilire esattamente le quantità e la qualità, nonché l’esatta tipologia e l’eventuale pericolosità degli stessi. Alla sottoscritta, vengono riferite in loco le testimonianze, da parte delle associazioni e dai singoli cittadini, di pregressi interventi inerenti la rimozione di rifiuti nel medesimo luogo, ovvero nell’alveo, con cadenza straordinaria, nonostante i quali il fenomeno si ripete. Testimonianze che trovano riscontro: nella Delibera del Consiglio Comunale del Comune di San Marzano sul Sarno, (Allegato n. 3) il quale con la seduta del 04/10/2018 , dopo l’invio, ad altri organi territoriali competenti, di una serie di note, di richieste intervento, di riunioni congiunte, sopralluoghi e verbali , tutti riportati cronologicamente nella Delibera ; lo stesso Comune di San Marzano, vista l’immobilità degli enti interpellati , impegna come spesa straordinaria di somma urgenza la cifra di € 50’000 per l’eliminazione del pericolo. La Delibera viene poi approvata nella successiva seduta del 17/10/2018 (All. n. 3).
Preso atto che a tutt’oggi l’ostruzione è ancora presente in loco, ed ha assunto dimensioni considerevoli rispetto a quelle rilevate in precedenza dall’ARPAC ed altri enti, portando l’accumulo a monte del ponte di V. Marconi ad una estensione di circa 100mt. Ostruzione che si ingrossa sempre più nel tempo e rischia di bloccare completamente il deflusso delle acque, con eventuali conseguenze disastrose. Preso atto che a nulla sono valse le segnalazioni di pericolo per la pubblica incolumità fatte agli enti, al Comune di San Marzano, e addirittura riportate da stampa e tv locali. Preso atto, che si sono impegnati anche libere associazioni locali, di Scafati ed altri comuni limitrofi, per rimuovere i rifiuti solidi urbani così ben costipati da consentirne il transito pedonale su di essi. Constatato, che prima dell’intervento volontario delle associazioni, si è verificato un incendio doloso dei rifiuti plastici accumulati superficialmente, i quali sebbene di modeste dimensioni hanno contribuito ulteriormente all’inquinamento delle acque, che poco più avanti confluiscono nel Sarno. Il tutto è documentato nel report fotografico datato nel quale ben si evince la situazione drammatica dei luoghi, nonché la pericolosità per la pubblica incolumità. Rilevato in loco, così come si riscontra nelle predette foto, che è concausa dell’ostruzione, non solo l’innalzamento dei sedimenti sul letto del fiume ma anche la notevole presenza di canneti presenti lungo le sponde, in destra e sinistra idraulica del canale, appassiti e ribaltati sul pelo dell’acqua, fino a formare una barriera che trattiene i rifiuti galleggianti. Testimonianza dell’assenza totale di manutenzione del canale.
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Per quanto sopra esposto e motivato la sottoscritta in persona e in qualità di delegata dei firmatari…. chiede che l’Ecc.ma Procura della Repubblica, adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti. Chiede di essere avvisata ex art. 406 c.p.p. in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari ed ex art. 408 c.p.p. in caso di richiesta di archiviazione.
Con osservanza.

Di seguito un nostro servizio sulla problematica.

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