Il Comune di Castel San Giorgio condannato a risarcire 30 mila euro a Sofia Esposito, una delle tante persone danneggiate da una selezione fatta dal Comune sangiorgese nel febbraio 2018 attraverso il Centro per l’Impiego di Mercato San Severino per l’assunzione di 10 unità lavorative da inserire nei servizi ecologici.
Il 27.12.2017 fu pubblicato l’Avviso Pubblico per la selezione e Sofia Esposito era risultata quinta in graduatoria, peccato che le successive lettere di convocazione per la prova di idoneità arrivarono in ritardo. Il Comune incolpò le Poste Italiane tuttavia il giudice del lavoro Carlo Mancuso ha condannato l’Ente nella figura del sindaco pro tempore Paola Lanzara. Sotto accusa finirono le lettere di convocazione giunte il giorno stesso della selezione e che di fatto impedirono ai primi in graduatoria di presentarsi alla selezione di idoneità perdendo la possibilità di ottenere il lavoro. Il giudice Mancuso del tribunale nocerino in una precedente sentenza del maggio 2018 aveva pure intimato al Comune di riaprire il bando, tuttavia l’ente rispose che la selezione non poteva essere riaperta perché si era conclusa la procedura e comunque non c’erano posti in più da mettere a concorso.
“Nel frattempo, il comune ha continuato a chiamare candidati scorrendo la classifica, e superando molti candidati che come me non si erano potuti presentare alla prova di idoneità per il mio stesso motivo – racconta Sofia Esposito – hanno scorso la graduatoria fino alla 51esima posizione. 20 in più del limite. I 10 nominati che hanno vinto il concorso non sono stati mai pubblicati, per ottenere quei nomi, io e il mio avvocato, abbiamo dovuto mandare mail, distinte al centro per l’impiego. Il comune, facendo scorrere la graduatoria tra persone che erano state dichiarate non idonee, e altre che non si erano potute presentare alla prova, è arrivato in fondo alla graduatoria”. Tuttavia Sofia Esposito non si ferma dinanzi al risarcimento ottenuto che non sarebbe sufficiente a ripagarla del danno ricevuto. “Ho presentato una denuncia alla Procura della Repubblica e chiedo al pm Lenza, titolare delle indagini, di fare chiarezza su questa storia- aggiunge Sofia Esposito-inoltre presenterò a breve un esposto alla Corte dei Conti, mi chiedo se le cose fossero andate così se gli amministratori del Comune di Castel San Giorgio avessero dovuto pagare con i loro soldi questa vertenza. Chiedo che la magistratura faccia piena luce su di una selezione anomala ed illegittima”. Sofia Esposito è stata assistita dagli avvocati Aniello Capuano e Luca Mendugno.
L.T.