L’Associazione Nazionale Padri Separati fuori dal Silenzio, co-fondata e presieduta dal nocerino Marco Albani, porta alla ribalta un altro caso di violenza al contrario, in cui il padre viene trasformato in orco e da un anno, da quando è nato suo figlio, non lo ha mai visto né ha potuto riconoscerlo.
Protagonisti di questa vicenda sono un uomo di origini pugliesi ed una ragazza di Sarno. I due si conoscono in rete e dopo un po’ lei scappa di casa per raggiungerlo. Inizia una convivenza durata circa due anni. La coppia si trasferisce in Piemonte ed è qui che scopre di aspettare un figlio. Sono entrambi al settimo cielo per l’arrivo del bambino. Poi all’improvviso l’uomo, P.T. di 50 anni, si ritrova a dover cambiare città per lavoro, un trasferimento dal Piemonte a Modena e per non lasciare da sola la compagna proprio negli ultimi mesi di gravidanza, in attesa di trovare una nuova casa, le suggerisce di tornare a Sarno dai suoi familiari, anche se questi ultimi non avevano mai visto di buon occhio quella relazione, data anche la grande differenza di età tra i due di oltre 25 anni. La ragazza torna a Sarno,P.T. scende a trovarla a Pasqua del 2018, poi le cose cambiano improvvisamente, lei non risponde più a telefono ed i suoi comunicano all’uomo la decisione della ragazza di non volerlo più vedere.
Il 3 luglio 2018 la giovane dà alla luce un bambino a cui viene dato il cognome materno. Il padre tenta inutilmente un riavvicinamento ma dopo la nascita di suo figlio scopre di essere stato denunciato per violenza sessuale, maltrattamenti e persino sequestro di persona. Inizia un braccio di ferro giudiziario, in un primo momento la ragazza nega la paternità, poi la linea difensiva ritratta e punta al mancato riconoscimento della paternità basandosi sulle denunce della donna e sul presunto comportamento violento dell’uomo. Il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore, la dottoressa Aurelia Cuomo, il prossimo 4 giugno dovrà dire se sussiste l’esigenza del minore ad avere un padre o se è opportuno continuare l’istruttoria. Intanto tra un mese il piccolo spegnerà la sua prima candelina ed è orfano di padre vivo.
Luisa Trezza