Arpaia punto fermo. I commissari lodano i funzionari comunali.
Salvati già al lavoro per il varo della nuova giunta. Diversi i nomi in circolazione, uno su tutti è quello di Alessandro Arpaia, amico di liceo del sindaco e uomo di fiducia. Intanto arriva l’encomio per i funzionari del Comune di Scafati da parte della triade commissariale formata da Giorgio Manari, Rosanna Sergio e Vincenzo Greco. Un lavoro importante quello della triade e spesso difficoltoso proprio per la carenza di organico a Palazzo Meyer. E proprio con il personale del Comune, con i dirigenti e con i dipendenti, la sinergia è stata la parola chiave della loro azione. La prova provata di tutto ciò l’encomio per l’attività svolta al dottor Giovanni Forgione e alla dottoressa Anna Sorrentino, da parte della triade commissariale. Una onorificenza estesa anche a tutto il personale coinvolto: per efficienza, dedizione, affidabilità, professionalità e senso del dovere. Sul fronte programmatico, il sindaco ha già pensato ai primi cento giorni.Diversi i punti che saranno affrontati. Una delle priorità, l’ambiente: “Ho parlato col comandante Forgione per l’installazione di telecamere, questo ha una duplice funzione: di sorveglianza e sanzionatoria”. Anche per i rifiuti ci saranno novità: torneranno i cassonetti al centro. Ma la vera rivoluzione di Salvati è quella dell’area industriale: “Abbiamo una situazione difficile da gestire nell’area Pip, in particolare per la presenza di un’azienda che tratta i rifiuti. Io in campagna elettorale sul problema feci anche un sit-in. So di un comunicato da parte dei titolari di essere disposti a delocalizzare”. Il sindaco dovrà fare i conti anche sull’urbanistica: “È una delega che terrò per me. Dovremmo ripartire da zero per quanto riguarda il Puc. Uno strumento necessario che non prevederà il consumo di suolo, ma darà la possibilità di interventi di abitazioni familiari. Per il piano urbanistico comunale ripartiremo da zero, dalla fase pubblicistica”. Salvati ha rassicurato anche sul tema legalità, dicendo: “Il primo baluardo della legalità è il politico che rispetta le leggi. Ho pensato a programmare incontri nelle scuole, per le giovani generazioni”.
Giuseppe Colamonaco