
“Come era previsto”. Questo è il titolo che più di ogni altro potrebbe essere utilizzato per il film sui ballottaggi nelle Amministrative 2019 nell’Agro nocerino. In verità, in alcuni casi, a sorprendere è il risultato dei secondi classificati che in quasi tutti i casi hanno fatto vincere ma non stravincere i loro avversari.
SCAFATI. Cristoforo Salvati s’impone con un centrodestra senza Forza Italia, considerato forse in modo esagerato da alcuni, come un laboratorio per strategie nazionali, la vittoria è sembrata scontata fin dall’inizio della campagna elettorale, anzi la si pensava con una percentuale di gran lunga maggiore del 52%. Il secondo arrivato, Michele Russo, con tre liste di area Pd, ha comunque ottenuto un lusinghiero 48%, un risultato del tutto inatteso in una città che negli ultimi anni aveva votato nettamente verso il centrodestra e dove una larga parte di cittadini, oltre la metà, non ha preso parte al secondo turno delle Amministrative. Per Russo, forse, l’errore maggiore è stato quello di aver condotto una campagna elettorale senza essersi mai confrontato con Salvati, pur disponibile, e di aver svolto uno scarso ruolo mediatico, a differenza del suo avversario sempre disponibile. Altro errore, inoltre, l’avrebbe commesso l’intera sinistra scafatese, con tanti che hanno preferito andare al mare piuttosto che appoggiare Russo, secondo l’antico adagio: «Meglio che vinca un mio nemico che un compagno diverso da me». Un colpo pure agli strateghi del centrosinistra che hanno scelto una candidatura senza il passaggio delle primarie, pur proposte da alcuni.
Anche gli appelli del gruppo che si rifaceva politicamente all’ex sindaco Pasquale Aliberti, arrestato e sottoprocesso per rapporti con i clan locali, a votare Russo alla fine hanno avuto poca influenza sull’elettorato di centrodestra che lo aveva votato al primo turno (in molti hanno votato comunque Salvati) ed è finito per danneggiare pesantemente il candidato di centrosinistra nei confronti di qualche malpancista di sinistra che aveva dato segni di fastidio per le voci di una presunta vicinanza proprio all’ex primo cittadino.
Salvati ora si trova a gestire la nomina di una giunta con una maggioranza non facile e composita. L’avvocato Mario Santocchio, tra i più votati al consiglio comunale e stratega delle alleanze scafatesi da almeno una ventina di anni, in un’intervista rilasciata durante la diretta elettorale de La Città, Rtalive e Radio Base ha ammesso di ambire alla poltrona di vicesindaco e alle “pesanti” deleghe all’Urbanistica o ai Lavori pubblici, ipotecando un settore fondamentale delle attività comunale. Altro big elettorale è Alfonso Di Massa (che ha avuto il doppio dei voti di Santocchio) che secondo alcuni ambirebbe a fare il vicesindaco o il presidente del consiglio comunale anche se Santocchio, nella stessa intervista, avrebbe visto un ruolo per il più votato quale assessore alle attività produttive. In ballo poi ci sono anche le nomine nell’Acse, la gestione di tutto il comparto rifiuti, fino agli altri incarichi di Giunta e perfino consulenze di vario genere. Anche per i “ministri” di Palazzo Mayer Santocchio vede spazio non per tecnici ma per i più votati al consiglio comunale. Salvati dovrà dimostrare capacità non comuni di equilibrista oltre a dover rispettare quell’impegno di svolta morale e di attiva capacità amministrativa che ha promesso alla città. L’unico veramente a giocarsi tutto è quindi solo il sindaco.
IL CONSIGLIO COMUNALE
MAGGIORANZA. Fratelli d’Italia: Alfonso Di Massa, Alessandro Roberto Arpaia, Mario Santocchio, Anna Conte, Nunzia Di Lallo, Paolo Attianese, Camillo Auricchio. Daniela Ugliano e Raffaele Sicignano per Identità Scafatese, Pasquale Vitiello e Ida Brancaccio per Insieme Possiamo, Arcangelo Sicignano e Nicola Sicignano per Salvati sindaco e per la Lega Giuseppe Fattoruso, Serena Porpora.
OPPOSIZIONE. Michele Grimaldi, Michelangelo Ambrunzo, Michele Russo, Teresa Formisano, Nicola Acanfora, Antonio Fogliame, Marco Cucurachi, Giuseppe Sarconio e Francesco Carotenuto.
SARNO. Vince l’uscente Giuseppe Canfora per quattro anni presidente della provincia, incarico che ha limitato la sua presenza in città e che ha dato, per causa del suo incarico a palazzo Sant’Agostino , grande evidenza al vicesindaco Gaetano Ferentino, tra i più votati al consiglio comunale. Una vittoria personale di Canfora che spesso ha dovuto fronteggiare qualche malumore e il non convinto supporto nella sua stessa area e che non gli aveva consentito di vincere al primo turno. Per il suo avversario, Giovanni Cocca, un eccellente risultato a discapito in particolare del centrodestra, ridotto a numeri imbarazzanti, dopo aver governato per 15 anni negli ultimi 20.
IL CONSIGLIO COMUNALE
MAGGIORANZA.Roberto Robustelli , Gaetano Ferrentino, Franco Robustelli, Sergio di Leva, Eutilia Viscardi, Gianpaolo Salvato, Maria Bellomo, Giuliana Morosini, in quota Pd. Per “Canfora Sindaco”: Giuseppe Esposito, Michele Ruggiero, Ida Mareschi. Per “Impegno e Passione” Toti Orza, Maria Manzo, Correa Crescenzo. Per “L’Italia è Popolare” Francesco Squillante, Renzo Bacarelli.
OPPOSIZIONE. Con la Lega Sebastiano Odierna, Walter Giordano e Anna Robustelli, con Forza Italia Giuseppe Agovino, con “Rete Libera” Giovanni Montoro, con “Forza Libera” Domenico Crescenzo e Giovanni Cocca, con “Sarno punto e a Capo” Maria Rosaria Aliberti, con “Sarno Civica” Antonello Manuel Rega
PAGANI.Un altro sindaco che vince ma non stravince è Alberico Gambino. Il candidato del centrodestra si è affermato sul sindaco uscente Salvatore Bottone anche se ha preso 700 voti in meno del primo turno (9.551 contro i 10.241) mentre l’ex inquilino di Palazzo San Carlo è riuscito comunque a racimolare 700 voti in più (6.057 contro i 5373). Bottone paga un errore devastante nella narrazione del suo sindacato fin dal primo momento, non essendo stato capace di una strategia di comunicazione che facesse emergere le condizioni drammatiche delle casse comunali e i risultati ottenuti, mentre dall’altra parte l’opposizione dei gambiniani in consiglio comunale è stata serrata e ha ottenuto una visibilità spesso superiore al reale valore delle loro doglianze o proposte. Gambino, inoltre, sapendo di essere facile bersaglio di una campagna elettorale che avrebbe puntato sulle condizioni economiche in cui aveva lasciato il Comune, ha adottato la più intelligente delle soluzioni puntando al “cuore”, che è diventato un simbolo identitario, in alcuni casi addirittura trascritto sulle schede elettorali. Ha puntato all’ecumenismo, al volersi bene, al non dividersi e a lanciare un sogno per una grande Pagani. Elementi che hanno fatto molta presa sui suoi cittadini. Si tratta, quindi, di una vittoria personale di Gambino che è sceso nell’agone rinunciando ai toni aggressivi mostrati nelle prime due campagne elettorali e sfoderando un sorriso molto rassicurante di fronte al più freddo e distaccato Bottone. E soprattutto ha avuto una collocazione politica chiara, mentre il suo avversario è partito con il centrodestra ed è arrivato con il centrosinistra. Assente anche il governatore De Luca. Ora Gambino ha promesso una giunta di cui si parlerà in tutta Italia e in cui ci sarà un magistrato e su questo si gioca gran parte della faccia.
IL CONSIGLIO COMUNALE
MAGGIORANZA. Annarosa Sessa, Fabio Petrelli, Alfonso Picaro, Francesco Toscano, Vincenzo D’Amato, Massimo D’Onofrio, Enza Fezza. Nicola Campitiello, Pietro Pisacane, Pietro Sessa, Vincenzo Violante, Luisa Paolillo, Giosi Tortora, Gianfranco Maiorino e Gianluca D’Antuono.
OPPOSIZIONE: Giusy Fiore, Rita Greco, Salvatore Cascone, Assunta Terracina, Salvatore Bottone, Gaetano Cesarano, Lello De Prisco, Nello Palumbo e Santino Desiderio.
NOCERA SUPERIORE. Non c’è stata mai partita da tre anni a questa parte a Nocera Superiore. Giovanni Maria Cuofano non ha avuto nessun avversario fin dall’inizio ed era scontata la sua vittoria al primo turno..
IL CONSIGLIO COMUNALE
MAGGIORANZA.Michele Genco e Maurizio Lamberti per “+ Rete con Cuofano Sindaco”; Giuseppe Salzano e Carmine Paolo Sessa per “Ancora Cuofano sindaco”; Maria Josè Vigorito per “La Nostra Terra”; Enrico Bisogno e Gennaro Pagano per “Viva Nocera Superiore”; Andrea Monetti e Bartolomeo Pagano per “Città Libera Cuofano Sindaco”; Giuseppe Senatore per “Comunità Nocera Superiore Italia Cuofano sindaco”
OPPOSIZIONE Giuseppe Fabbricatore (candidato sindaco); Franco Pagano e Carmine Amato per Fratelli d’Italia; Gaetano Pedone per Forza Italia; Rosario Danise per “La nostra Nocera Superiore” e Mimmo Oliva (candidato sindaco).
