Zona contestata tra Pagani e Sant’Egidio, la questione arriverà in Regione

Continua a tenere banco la “zona contestata” al confine tra i Comuni di Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino.

Sembrava essere una vicenda chiusa e come affermato dal sindaco Bottone “l’ufficio urbanistico della Provincia di Salerno avrebbe risolto la questione tra i due Enti” in modo da alleviare dalla doppia tassazione i residenti della zona. Eppure a leggere la determina generale n.485 del 2 maggio, il settore avvocatura e contenzioso del Comune, ha esteso l’incarico all’avvocato Renata Pepe per la definizione dei confini della “zona contestata” in seno alla Giusta Regionale. Il problema in effetti non è stato del tutto risolto e a dirlo è stato proprio il primo cittadino di Pagani: “L’avvocato ha ritenuto opportuno coinvolgere anche la Regione. È un atto dovuto, un atto successivo che andava fatto”. Quindi la soluzione definitiva al problema sembra essere ancora lontana e probabilmente si dovrà attendere ancora.

Bottone ha chiarito, inoltre, che su detta area di confine c’è anche altro: “Ci sono dei ricorsi sulla zona contestata, per esempio sui tributi. Come politica abbiamo pensato che fosse opportuno che si procedesse così”. Una zona di confine che per anni ha causato non pochi disagi ai residenti e che continua ad essere, per quanto riguarda i tributi, motivo di rimbalzo tra le due amministrazioni. Diversi sono i ricorsi in essere dei cittadini. Anche le opposizioni consiliari hanno più volte sollevato il problema, ma per anni la situazione si è protratta nel tempo, senza mai esserci stata una via d’uscita. Questo “atto dovuto”, come spiegato dal sindaco Bottone, forse porterà all’epilogo di tutta la vicenda. Resta il fatto che le autorizzazioni edilizie, sia per civili abitazioni e sia per capannoni industriali, sono state sempre rilasciate dal Comune di Pagani. Un dato molto significativo e che potrebbe essere  il modus operandi dei legali incaricati dal Comune.

gc

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