Terremoto politico Strianese rischia la poltrona di sindaco e Presidente della Provincia.

In un documento politico il sindaco di San Valentino Torio chiede un atto di responsabilità politica per evitare lo scioglimento del consiglio comunale ed il conseguente commissariamento. Si dice pronto ad allargare la maggioranza pur di proseguire il mandato e completare le tante opere in corso e non perdere i finanziamenti ottenuti. Tuttavia a contare, in questa fase politica, sembra siano più i numeri.

E proprio i numeri hanno condannato Strianese.
A firmare la sfiducia 8 consiglieri comunali: Luigi De Vivo, Nunzio Giudice, Teresa Vastola, Massimiliano Russo, Raffaela Zuottolo , Armando Ruggiero , Giuseppina Longobardi e Antonella Caldieri. A questi si è aggiunto il presidente del consiglio comunale Pietro Vastola, che ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso della minoranza a discapito di quello della maggioranza. Una maggioranza davvero risicata visto che si manteneva su 9 consiglieri contro gli 8 della minoranza. Michele Strianese era stato eletto quattro anni fa con pochissimi voti di vantaggio sul suo antagonista, fu sindaco per appena 16 voti in più rispetto a Marco Amatrudo. I problemi di maggioranza per Strianese arrivarono subito, dopo un anno iniziò a perdere pezzi importanti che ne avevano determinato la vittoria. A lasciare la maggioranza,passando all’opposizione, furono Alberto Giordano , seguito a ruota da Teresa Vastola e Massimiano Russo. A questi dopo qualche anno si è aggiunse Antonella Caldiero. Per Strianese l’incapacità di recuperare i pezzi ma anche di sanare le ferite all’interno del suo stesso partito visto che 4 dei 9 consiglieri che hanno firmato la sfiducia fanno parte proprio del pd .

Ecco il contenuto del documento indirizzato a tutto il paese ed a tutti i componenti il consiglio comunale.

IL DOCUMENTO DELLA MAGGIORANZA.
“Egregi consiglieri comunali, cittadini tutti, la maggioranza consiliare che governa il paese vive, da alcune settimane un serrato confronto politico culminato, purtroppo, nella impossibilità di approvare il bilancio previsionale 2019 / 2021 nella seduta del consiglio comunale prevista per giovedì 2 maggio. Questo è stato determinato dall’assenza imprevista, inspiegabile e mai comunicata al sindaco ed alla maggioranza, del presidente del consiglio comunale, che fino a martedì 30 aprile ha regolarmente partecipato a tutte le riunioni di maggioranza, ha condiviso con atti ufficiali tutte le scelte politiche, compresa quella di sfiduciare con nota Prot. 5530 dell’11 aprile 2019 il direttore generale della San Valentino servizi. Ciò nonostante, negli ultimi mesi, l’amministrazione comunale ha prodotto atti politici ed amministrativi rilevanti per il futuro del paese. Soltanto in data 15 aprile 2019 la maggioranza tutta ha adottato il piano urbanistico comunale dopo anni ed anni di attesa. È in corso ora la procedura di pubblicazione sul Burc ed entro alcuni mesi il paese potrà avere un nuovo piano urbanistico comunale, utile senza dubbio a migliorare la qualità della vita, favorire lo sviluppo e l’economia ed aumentare le opportunità di lavoro per giovani, imprenditori, tecnici e cittadini tutti. Inoltre sono già stati affidati lavori per la realizzazione di lavori di riqualificazione del campo sportivo per circa 100.000 €. Se non si approva il bilancio non è possibile impegnare la spesa in conto capitale ed iniziare i lavori entro il 15 maggio, data stabilita dal decreto di finanziamento come ultima possibile, pena la perdita del finanziamento stesso. È in corso, inoltre, la procedura di gara per l’affidamento delle opere di restyling complessivo delle strade e delle piazze del paese, grazie del finanziamento di 2.942.000,00€ ottenuto dalla Regione Campania sul progetto esecutivo ideato e redatto dalla nostra amministrazione. Le procedure di gara sono in corso di completamento e se viene autorizzata la spesa in conto capitale con l’approvazione del bilancio si possono iniziare i lavori entro giugno. Trattasi di un’opera di messa in sicurezza e restyling estremamente importante e qualificante per l’abbellimento del paese. Sono in corso di gara, inoltre, i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione di via Zeccagnuolo per circa 280.000 € finanziati interamente dall’amministrazione provinciale che il sindaco del paese ha l’onore di presiedere. Anche in questo caso sarebbe possibile iniziare i lavori entro giugno. È in fase di completamento, inoltre, la progettazione esecutiva dell’abbattimento complessivo e della ricostruzione di tutto il complesso scolastico di via Terrazzani. L’opera è stata già dichiarata ammissibile a finanziamento per 4,5 milioni di euro dalla Regione Campania ed è già ricompresa nel piano triennale di edilizia scolastica regionale. L’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta comunale consentirebbe, con grande probabilità, l’ottenimento del finanziamento di 4,5 milioni di euro entro il 30 giugno 2019, data entro la quale la regione Campania dovrà, per disposizione ministeriale, predisporre le graduatorie definitive del PTES.

Politicamente rilevante, a mio parere, la decisione della maggioranza di rimuovere, dopo ben nove anni, il direttore generale della San Valentino servizi, Dottor Ettore Rolando De Vivo, che ha ricevuto non solo una sfiducia politica con il documento sopra richiamato ma anche il decreto sindacale di cessazione immediata dell’incarico da parte del sindaco. Tale documento è seguito a quello di nuova nomina del Cda della San Valentino servizi a seguito delle dimissioni concordate del vecchio Cda. In tal modo la maggioranza ha voluto proseguire quel rinnovamento della classe dirigente che è stato iniziato a partire dal non rinnovo dell’incarico al responsabile del SEF Dottor Padovano. L’assenza del sindaco e di una maggioranza di governo senza dubbio comporta il rallentamento se non il blocco di tutte quelle procedure in corso: Puc e investimenti in primis. Anche il processo di rinnovamento della classe dirigenziale iniziato con la revoca del direttore generale della San Valentino servizi potrebbe impedire l’apertura della fase nuova che la maggioranza ha auspicata con atti concreti. La mancanza di una maggioranza di governo e lo scioglimento del consiglio comunale provocherebbero il commissariamento dell’ente comunale, con danni riparabili per la comunità San Valentinese. Ulteriore danno politico per la nostra comunità, in termini di opportunità e di immagine, sarebbe il commissariamento dell’Ente provincia di Salerno di cui il sindaco di San Valentino è presidente. Per i motivi esposti, evidentemente di interesse generale non ché di vitale importanza per la comunità tutta, mi appello ai consiglieri comunali tutti affinché si possa favorire l’approvazione del bilancio di previsione, rendendomi disponibile a dialogare con tutte le forze politiche consiliari responsabili e sensibili alle tematiche esposte, per l’apertura di una fase politica nuova mirata all’allargamento della maggioranza per il completamento della legislatura in corso per il solo bene della comunità tutta. Nell’ottica della massima trasparenza e della massima apertura i consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori sottoscrivendo il presente documento rimettono tutte le deleghe assegnate al sindaco concedendogli più ampio mandato al fine di allargare la maggioranza rinnovandogli la loro massima fiducia.“.

Intanto anche i consiglieri di opposizione in un documento stigmatizzano quanto accaduto.

IL DOCUMENTO DELL’OPPOSIZIONE
“Prendiamo atto che la maggioranza politica nata dalle elezioni del maggio 2015 non esiste più.
Purtroppo il nostro Paese in questi 4 anni non è stato fortunato. Abbiamo avuto in più occasioni diversità di vedute col Sindaco, che ben potevano essere ricomposte con un poco di buon senso e con un minimo di responsabilità. Purtroppo però la cocciutaggine del primo cittadino, che non ha mai voluto ascoltare me e la dott. ssa Vastola, ha prodotto -ahimè- scarsi risultati sia in termini politico-amministrativo che di miglioramento della vita per i cittadini del nostro territorio.
Se il mandato elettorale di questa compagine amministrativa non arriva alla sua naturale conclusione si deve alla mancanza di dialogo, all’assenza di confronto e alla tracotanza di questa maggioranza (divenuta minoranza). Dispiace che il Consiglio venga sciolto, perché in questi casi perdiamo tutti, ma il fallimento politico dell’amministrazione Strianese è sotto gli occhi di tutti.
Si, siete fallimentari.
4 anni di promesse.
4 anni di mancate realizzazioni.
4 anni di inutilizzo di beni comunali (solo ad esempio palazzo Formosa e mercato ortofrutticolo abbandonati).
Non 1 posto di lavoro, non 1 azienda nata per merito della politica, anzi imprenditori andati via dal nostro territorio per assenza di prospettive e di futuro.
E chi più ne ha, più ne metta.
Ben vengano quindi muove elezioni e ben vengano forze nuove nella vita politica di questo Paese.
Spero dunque che nasca un progetto politico nuovo, un progetto che possa entusiasmare i giovani di questa terra, perché noi di giovani abbiamo bisogno, di energie nuove e di forze fresche.
Lo spero vivamente perché credo, nonostante tutto, che questa terra meriti di più, molto di più di quanto prodotto da questa fallimentare compagine amministrativa”.

Redazione

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