Avrebbe tentato di non pagare la parcella al suo difensore, inviandole lettere nelle quale pretendeva un risarcimento di 3,5 milioni di euro per responsabilità professionale, ora è indagata per tentata estorsione ed è interdetta all’esercizio della professione forense per sei mesi.
Inchiesta del pm Anna Chiara Fasano della procura di Nocera Inferiore eseguita dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria al comando del luogotenente Alberto Mancusi che si è conclusa nelle scorse ore con il provvedimento interdittivo a carico del legale napoletano, emesso dal Gip Leda Rossetti. Le protagoniste sono due avvocatessa, una indagata un’altra presunta parte offesa.
Un’avvocatessa di Nocera Inferiore aveva assunto la difesa d’ufficio in fase dibattimentale (decisa dal giudice in mancanza di un difensore di fiducia dell’imputata) della collega napoletana. La professionista partenopea era imputata in un processo per due episodi di tentata estorsione e falso ai danni di suoi clienti. Il dibattimento è proseguito e l’avvocatessa nocerina ha fatto la sua parte fino alla sentenza di condanna dell’imputata a tre anni di reclusione e 2.800 di multa per i reati contestatele. Il giorno seguente la sentenza, l’avvocatessa nocerina ha inviato una raccomandata per informare la sua assistita della condanna e dei termini temporali per procedere a un appello ma la lettera le è stata restituita poiché all’indirizzo il destinatario risultava sconosciuta.
Dopo alcune ricerche, il legale di Nocera Inferiore è riuscito a parlare con la sua assistita comunicandole quanto dovuto ma ricevendo una contestazione netta. L’imputata sosteneva che non le era stato mai notificato il decreto che dispone il giudizio e quindi era stato leso il suo diritto alla difesa. In più, il legale nocerino, a dire della sua assistita, non le avrebbe comunicato la nomina a difensore di ufficio evidenziando la facoltà dell’imputata a nominare un avvocato di fiducia. Contestazioni che sono state rivolte all’avvocatessa nocerina ripetutamente fino a quando la sua collega imputata non le ha chiesto 3,5 milioni di euro come risarcimento del danno causato da responsabilità professionale. A questo punto, visto anche le otto pec ricevute in meno di un mese dalla sua assistita, il legale di Nocera Inferiore ha sporto denuncia.
L’indagine ha appurato finora il comportamento corretto dell’avvocato nocerino e che all’udienza preliminare erano presenti sia l’avvocatessa napoletana sia il suo difensore di fiducia e quindi non avevano diritto di ricevere altra notifica. Il Gip Leda Rossetti ha ritenuto sussistere gli elementi della tentata estorsione in quanto l’indagata avrebbe cercato di coartare la volontà dell’avvocatessa nocerina includendole timore attraverso continue lettere con la minaccia di subire un giudizio per responsabilità professionale. Il giudice delle indagini preliminari ha quindi deciso di applicare all’avvocatessa napoletana la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare la professione forense per sei mesi.
Redazione