Scontro Pagano – Lambiase: sospeso il processo per incompatibilità ambientale

Attesa per la sede del processo

“Come sempre affido la mia difesa in primis alla Magistratura e poi ai miei avvocati. Querela si spera non strumentale e dettata da motivi di risentimenti personali”: questo il primo commento a caldo di Lambiase.
Il Giudice del Tribunale di Nocera Inferiore dott. Giuseppe Palumbo ha sospeso il processo a carico dell’avvocato Roberto Lambiase scaturito da una querela sporta dal Sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano, rimettendo gli atti alla Corte suprema di Cassazione che a Sezioni Unite dovrà stabilire se sussista o meno la compatibilità ambientale a ché il processo si celebri innanzi al Tribunale di Nocera Inferiore.
Carmine Pagano , oggi sindaco di Roccapiemonte, aveva querelato Lambiase per il contenuto di un post su Facebook pubblicato dall’ex Presidente del Consiglio Comunale di Roccapiemonte dal titolo: ”Palazzo Marciani, Benvenuti a RoccaGomorra” che, a dire dell’attuale Sindaco e della Procura, avrebbe offeso l’onore e il decoro della Polisportiva Rocchese e dell’allora presidente Carmine Pagano.
Il post in questione fa parte di un programma di pubblicazione a puntate di una sessantina di altri analoghi dal titolo “Istruzioni per l’Uso” con i quali l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Roccapiemonte, partendo da una lettura “strettamente personale” di alcuni accadimenti amministrativi verificatisi nel corso del tempo, aveva svelato la struttura e le dinamiche di un sistema affaristico delinquenziale che correva lungo l’asse Rocca – Casali e che “avrebbe utilizzato l’Amministrazione Comunale come uno strumento per realizzare affari a discapito dei cittadini”, tant’è che il Lambiase non esitava a definire il comune: “il tempio degli imbrogli legalizzati”.
Nel descrivere la struttura del sistema Lambiase non aveva risparmiato l’associazionismo locale ritenendo che alcune associazioni fossero in realtà delle cellule costituite appositamente per garantire il funzionamento e l’operatività di quel sistema e che, quindi, l’attivismo socio culturale delle stesse fosse connotato da “ipocrisia”, in quanto meramente finalizzato ad acquisire una sorta di gratitudine sociale da convertire, all’abbisogna, in consensi elettorali, perché, scriveva ancora il Lambiase su Facebook, “senza il consenso sociale il sistema affaristico non avrebbe potuto operare”.
L’ex Presidente del Consiglio comunale fu querelato sia da Carmine Pagano, presidente allora Presidente della Polisportiva Rocchese sia da Gaetano Fimiani, presidente di Fedora.
Precedentemente, nell’aprile del 2016 Lambiase aveva illustrato il funzionamento di questo sistema in un lungo intervento in Consiglio Comunale e alcuni giorni dopo fu vittima di ripetuti tentativi di aggressione subendo anche un attentato incendiario della propria autovettura avvenuto alle tre di notte.
Il giorno seguente l’incendio della vettura scattarono le perquisizioni della Squadra Mobile e della Procura di Napoli e ne seguì un terremoto politico Giudiziario che travolse il giudice Mario Pagano, fratello dell’attuale Sindaco, e, in un primo momento anche lo stesso Lambiase.
In realtà – scrive Lambiase nella propria memoria difensiva – nei miei post ho espresso più volte chiare parole di apprezzamento proprio per l’operato della Polisportiva Rocchese, anche perché all’epoca ignoravo completamente lo scenario scoperto poi dalla Procura di Napoli. Quindi mi sorge il sospetto che Pagano voglia offrire una lettura volutamente strumentale e forviante del post in questione e i motivi potrebbero ravvisarsi proprio nella grave inimicizia di natura giudiziaria in corso e relativa alla vicenda al vaglio dei Magistrati partenopei.
Di ordine più strettamente tecnico sono state invece le considerazioni dell’avvocato Domenico Avagliano che assiste l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Roccapiemonte, il quale ha fatto rilevare che dalla lettura dell’ordinanza di arresto del Giudice Mario Pagano si evince un suo coinvolgimento diretto nella gestione della Polisportiva Rocchese e che, pertanto, debba considerarsi anche lui, eventualmente, parte offesa delle esternazioni di Lambiase. Di conseguenza andrebbe valutata anche al sussistenza o meno della competenza dell’azione penale in capo alla Procura d Nocera Inferiore.
Prima di entrare nel merito della vicenda e stabilire se le esternazioni di Lambiase abbiano leso l’onore e il decoro della Polisportiva Rocchese e dell’allora suo presidente Carmine Pagano, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione dovranno decidere se il processo possa celebrarsi a Nocera Inferiore oppure essere trasferito ad altra sede.

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