“Dimettiti“ intanto si spacca il Consiglio degli studenti.
“Liberiamo l’Università dalle strumentalizzazioni, Tommasetti dimettiti”: recita così lo slogan portante della manifestazione di protesta organizzata dall’associazione studentesca universitaria Link per martedì 7 Maggio alle ore 14.30 presso la sede del Rettorato. Studenti Indipendenti Link ha organizzato un presidio aperto a tutto il mondo accademico per chiedere a gran voce le dimissioni di Aurelio Tommasetti, candidato alle Europee per la Lega di Salvini. Sono tante le voci di protesta, di indignazione e di dissenso che si sono levate dall’ateneo salernitano nei riguardi del suo Rettore all’indomani della scelta di quest’ultimo di scendere in campo. Nessuno contesta a Tommasetti la libera e legittima decisione di correre per il parlamento europeo e di farlo per il partito del carroccio, ciò che invece viene considerato scorretto e moralmente ed eticamente sconveniente, la volontà di Tommasetti di condurre una campagna elettorale da Rettore, “ approfittando” del suo ruolo che gli consente di fare leva su migliaia di persone e di raggiungerle in maniera più facile e diretta.
Gli studenti indipendenti chiedono che il Rettore non trascini l’Università nella campagna elettorale e che la lasci libera di scegliere e di decidere, soprattutto evitando di etichettarla politicamente.
Intanto nel corso dell’ultimo Consiglio degli Studenti si è registrata una spaccatura, a detta di Link un epilogo vergognoso.
Questo il comunicato in merito.
“Il nostro gruppo consiliare Link Fisciano – Studenti Indipendenti, attraverso il nostro capogruppo Dario Cafasso, ha posto all’attenzione del Consiglio degli Studenti riunitosi ieri in seduta ordinaria una richiesta di presa di posizione attraverso una votazione per richiedere le dimissioni dalla carica di rettore di Aurelio Tommasetti, neo-candidato alle elezioni europee con Lega di Matteo Salvini (qui la nostra proposta: QUI LINK ). La proposta dei rappresentati afferenti ai gruppi consiliari Studenti Unisa Polo Umanistico, Studenti Unisa Polo scientifico (fatta eccezione per la consigliera De Nicola), Run, Formamentis-ASS prevedeva una richiesta di confronto pubblico con il Rettore sottolineando anche le opportunità che potessero derivare dalla sua candidatura per il nostro ateneo. Le nostre posizioni sono totalmente differenti, così come quelle della gran parte di studentesse e studenti che hanno accolto il nostro appello. Non vogliamo un confronto ora, sarebbe una passerella politica gratuita alla sua candidatura e vogliamo che i partiti restino fuori dall’Università. Dopo ore di discussione il Presidente del Consiglio degli Studenti Jacopo Restaino afferente all’associazione ASG UniSa ha sciolto la seduta, impedendo la votazione democratica alla nostra proposta.
Sarebbe bastato procedere al voto ed esprimersi contrariamente alle dimissioni, ma evidentemente sarebbe stato sconveniente – considerato il periodo di campagna elettorale per il CNSU – portare queste posizioni e giustificarsi dinanzi ad una componente studentesca indignata. Un atto vile, un abuso di potere senza se e senza ma, che ci consegna la fotografia di una governance che contribuisce alle strumentalizzazioni di un luogo pubblico di cultura e formazione. Di fronte a queste ingiustizie ribadiamo a gran voce che queste dinamiche debbano essere chiare a tutta la componente studentesca, non solo alla classe di rappresentanza, non solo a chi fa parte delle associazioni. Ma a tutte e tutti.
Di fronte a queste ingiustizie continueremo a mobilitarci, a raccontare quel che accade realmente a UniSa per costruire davvero un’altra Università dove al centro ci sono gli interessi e i diritti delle studentesse e degli studenti e la partecipazione attiva alla vita politica del campus. Di fronte a queste ingiustizie, tutte e tutti dobbiamo combattere”.