A Padula il Coordinamento dei centri dell’Emigrazione Salernitana. La soddisfazione di Antonio Corbisiero

Nasce a Padula il coordinamento delle fondazioni, centri studi e musei dell’emigrazione salernitana e campana nel mondo. Sarà una data storica quella del 3 maggio prossimo.

A Padula si costituisce il coordinamento delle fondazioni, centri studi e musei dell’emigrazione salernitana e campana. Dopo il Convegno “Storie e memorie dell’emigrazione salernitana” tenutosi a Palazzo S. Agostino a Salerno lo scorso 12 aprile si ritroveranno presso la casa museo Joe Petrosino, simbolo della legalità, i responsabili di archivi e centri dell’emigrazione in provincia di Salerno tra cui la docente universitaria Grazia Moffa (Centro Studi emigrazione UNISA) Nino Melito Petrosino (Museo Joe Petrosino), Luigi Gatto (Museo emigrazione Centola), Rosa Pinto (isituendo Museo di Novi Velia) , Felice De Martino (Fondazione Gagliardi) Antonio Corbisiero direttore del Centro Studi Pascal D’Angelo di Mercato S. Severino e altre realtà campane che si coalizzano per creare una rete in vista della istituzione della mediateca dell’emigrazione salernitana e campana nel mondo. “Si stanno incrociando diversi fattori in questo periodo, tutti collegati tra loro- dice Antonio Corbisiero- che ha riunito i responsabili dei vari organismo proprio a Padula.

L’incontro dei 115 ragazzi italiani guidati da Maria Chiara Prodi, giunti a Palermo dal 16 al 19 aprile scorsi per creare una rete di giovani italiani nel mondo è significativo. L’appoggio dell’assessore al turismo della Regione Campania Corrado Matera – ha proseguito Corbisiero – e di altri esponenti politici regionali, provinciali e del sindaco di Salerno Enzo Napoli che al convegno del 12 aprile ha svolto un intervento denso di umanità, di passione, di presa di coscienza della gravità della situazione ed ha sposato il progetto di creare una Fondazione per i salernitani e campani nel mondo che recuperi un rapporto con i nostri “cugini” all’estero, dia luogo a scambi culturali ed economici, freni l’emorragia dell’emigrazione, lo spopolamento dei paesi, crei una mediateca che sia l’incubatore di un nuovo umanesimo e un modello culturale da esportare altrove, è fondamentale.La Provincia ha tenuto a battesimo l’iniziativa con il vicepresidente Carmelo Stanziola, tra l’altro sindaco di Centola, uno tra i comuni del Cilento e Vallo di Diano che diedero braccia alle Americhe. La Provincia di Salerno promuoverà anche la mostra sull’emigrazione che sta preparando il Centro Studi Pascal D’Angelo che sarà esposta a Matera capitale della cultura europea 2019. Infine il coordinamento dell’emigrazione lavorerà ad un Festival della cultura migrante che coinvolgerà il Vallo di Diano e il Cilento”.

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