“Altro che demolizione dell’Hotel Villa Albani, siamo noi a chiedere al Comune di Nocera Superiore e al sindaco pro tempore Giovanni Maria Cuofano, 3 milioni di euro quale risarcimento del danno ricevuto”.

A parlare è l’architetto Carlo Albani, ex patron della Nocerina, proprietario della nota struttura alberghiera sorta a Pecorari. Un’oasi di verde e di tranquillità a pochi passi dalla chiesa di San Pasquale Baylon finita nel mirino dell’ufficio Suap a seguito di alcuni esposti. La richiesta di risarcimento danni arriva a seguito delle ordinanze di abbattimento per le due tettoie attigue alla struttura alberghiera seguite anche dal ritiro della licenza commerciale sempre relativa all’attività effettuata sotto le tettoie ritenute abusive. L’Ente ha richiesto sia la demolizione di parte della sala ristorante, come da ordinanza  emessa dal responsabile SUAP, impugnata innanzi al TAR di Salerno e l’avvio del procedimento, da parte dello stesso ufficio, relativo alla chiusura parziale della sala ristorante.

Tuttavia la società Albani Service srl, proprietaria dell’Hotel Villa Albani è andata al contrattacco. Con atto di citazione depositato al tribunale di Nocera Inferiore per le notifiche, lo scorso 29 aprile, a firma dell’ avv. Filippo Castaldi del Foro di Nocera Inferiore e dell’avv. Francesco Albani del Foro di Roma, la società ha richiesto un risarcimento danni al Comune di Nocera Superiore nella persona del Sindaco pro tempore Giovanni Cuofano e del responsabile unico del procedimento all’epoca incaricato, il geom. Rocco Albano, di oltre tre milioni di euro. Il risarcimento riguarderebbe i danni subiti per l’annullamento della conferenza dei servizi indetta ed approvata dall’Ente, in mancanza dei requisiti di legge, e che  ha  indotto la società Albani Service srl ad effettuare ingenti investimenti economici oltre ai danni consequenziali riportati a seguito dell’annullamento della conferenza con sentenza del TAR  confermata dal Consiglio di Stato.

Redazione