A più di una settimana dal taglio di numerosi alberi sul territorio comunale di Roccapiemonte, la decisione dell’amministrazione Pagano continua a far discutere.
Gli alberi abbattuti, tutti di grosso fusto, sono stati ritenuti pericolanti e pertanto pericolosi per la pubblica incolumità, soprattutto quelli antistanti la scuola media. Ma nonostante le rassicurazioni del primo cittadino che ha annunciato la piantumazione di nuove alberature che dovranno sostituire quelle abbattute, non si placano le polemiche di tanti cittadini che non hanno accolto di buon grado la scelta. Le critiche più violente riguardano il taglio dei grossi pini situati nell’atrio dell’istituto principale del comprensivo Mons.Mario Vassalluzzo situato in via Pigno. Il nome della strada deriva infatti proprio dal grosso pino che sovrasta l’abitato dalla vicina Villa Ravaschieri, appartenuta agli ultimi Conti di Roccapiemonte, e che si affaccia maestoso proprio sulla struttura scolastica.Ma anche i pini della scuola, con il passare degli anni, erano diventati parte della storia della cittadina. Quegli alberi erano i primi , al mattino, a salutare studenti e docenti che , al ritorno in aula dopo le lunghe vacanze pasquali, hanno trovato l’amara sorpresa. Ma ancora più doloroso è stato trovarsi con tutti i tronchi tagliati nell’area scolastica. Un vero e proprio cimitero di alberi che ha lasciato esterrefatti i ragazzi ma anche tutto il personale della scuola. Decisamente amareggiata la dirigente Anna De Simone che non era stata informata dall’Ente circa le operazioni di taglio delle alberature. Oltre a non aver ricevuto alcuna nota informativa, al rientro in classe dopo il ponte pasquale, la dirigente si è ritrovata con gli spazi esterni occupati dai grossi tronchi e con un ingresso transennato, circostanza che l’ha indotta a modificare in gran fretta il piano di evacuazione in quanto nell’area invasa dagli alberi tagliati erano previsti i punti di raccolta degli studenti in caso di calamità.
Intanto sui social continuano ad infuriare le polemiche, molti cittadini hanno chiesto al sindaco un incontro per poter visionare gli atti che hanno determinato la scelta di abbattere gli alberi. Sotto accusa la relazione dell’agronomo. La procedura è partita nel mese di ottobre scorso , il 30.10.2018 per l’esattezza, a seguito di una nota della dirigente scolastica avente ad oggetto “Richiesta di INTERVENTO URGENTE per valutazione staticità alberi via Pigno, 3”. La preside richiedeva un intervento urgente per la valutazione da parte di un esperto della staticità degli alberi prospicienti l’atrio della scuola con conseguenti azioni atte ad assicurare la sicurezza degli studenti e di tutto il personale della scuola. Di qui l’immediato interessamento da parte del Comune con l’affido dell’incarico ad un esperto. Dalla relazione è emerso che gli alberi, seppur a malincuore, andavano abbattuti. Intanto domani mattina alle 11 al Comune, alcuni cittadini tra cui Daniele Torsiello, noto sostenitore della battaglia per l’acqua pubblica, saranno ricevuti al palazzo di città per un incontro chiarificatore, al fine di visionare gli atti che hanno portato all’abbattimento degli alberi. Intanto i tronchi tagliati stazionano ancora nel piazzale della scuola.
Peppe Bove