Scritte razziste e fasciste. Arrestato un giovane a Castel San Giorgio

Un 25 enne di Castel San Giorgio è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione, guidata dal comandante Michele Di Mauro, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per apologia del fascismo.

S.D.V. è stato sorpreso mentre in pieno giorno e su di un’arteria di collegamento tra Castel San Giorgio e Siano, in località Torello, era intento ad imbrattare una pensilina degli autobus con scritte razziste e fasciste. Armato di bomboletta spray il giovane aveva appena scritto “Stop Africa” firmando il tutto con una svastica. Proprio mentre il 25 enne portava a termine la sua opera di odio razziale, una pattuglia dei carabinieri transitava lungo la strada ed i militari prontamente intervenivano per mettere fine al suo gesto. Il giovane, per nulla pentito dell’azione commessa, una volta trovatosi di fronte i militari, gli scagliava con forza la bomboletta addosso, utilizzando l’espediente per darsi alla fuga. Uno dei due carabinieri si lanciava subito al suo inseguimento ma veniva spinto e fatto cadere. Il giovane proseguiva la sua fuga mentre i carabinieri risalivano in auto per tentare di raggiungerlo. Braccato una seconda volta, il maresciallo riscendeva dall’auto e riprendeva l’inseguimento a piedi.

Il giovane stavolta veniva raggiunto e non riusciva più a divincolarsi. Ciò nonostante il ragazzo continuava a reagire cercando di colpire in tutti i modi il maresciallo che invece tentava di ammanettare il ragazzo senza procurargli lesioni. Alla fine della colluttazione ad avere la peggio è stato proprio il maresciallo . Il referto medico parla di contusioni varie al corpo e ad una spalla, di costole incrinate e di due punti di sutura al braccio. Il giovane, che pure su facebook non faceva mistero delle sue idee, pubblicando post inneggianti Mussolini, presentato addirittura come suo nonno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. La scritta invece è stata prontamente coperta. Probabilmente il venticinquenne voleva che il suo messaggio arrivasse ai giovani extracomunitari che vivono proprio in un centro di accoglienza poco distante. Incensurato, il ragazzo non è stato tradotto in carcere, processato per direttissima gli sono stati inflitti gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla p.g.

Redazione

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