I padri separati chiedono le dimissioni di Spadafora.

L’Associazione Nazionale “Padri Separati fuori dal silenzio” chiede le dimissioni dell’on. Spadafora e nuove garanzie del Governo sul decreto Pillon.

Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Luigi Di Maio, al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini e per conoscenza al Ministro per le politiche per la famiglia Lorenzo Fontana,al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al Senatore Simone Pillon, l’Associazione presieduta da Marco Albani, nel prendere atto delle gravi dichiarazioni rese dall’on.Vincenzo Spadafora che ha affermato :” Il provvedimento Pillon è chiuso, non esiste più quella roba lì. Quel testo non arriverà mai in Aula, è archiviato”, chiede con forza non solo le dimissioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio in quota M5S, Vincenzo Spadafora, con delega alle Pari Opportunità, ma anche la presa di posizione del Governo rispetto alla tematica oltre a garanzie certe sull’attuazione del decreto Pillon.

Alle gravissime esternazioni dell’onorevole Vincenzo Spadafora avverso la riforma dell’Affido Condiviso, così come delineata nel DDL n. 735, meglio conosciuto come Decreto Pillon, purtroppo non sono seguite le smentite o le prese di posizione da parte del Governo. Nè Di Maio, in qualità di Capo Politico del Movimento Cinque Stelle, né l’on. Matteo Salvini, hanno fatto dichiarazioni sul tema in modo da rassicurare le centinaia di migliaia di papà separati, di madri e di nonni italiani che avevano riposto le loro speranze nel decreto sull’affido condiviso. L’Associazione “Padri Separati fuori dal silenzio” auspica una risposta in tempi brevi da parte del Governo affinché non venga sprecato più un solo istante e vengano date garanzie certe ai padri separati di tutta Italia che guardavano e guardano tuttora al Decreto Pillon con speranza e fiducia.

Addetto stampa – Luisa Trezza

loading ads