Le Guardie Ambientali d’Italia portano il sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano davanti al TAR per la mancata applicazione delle ordinanze sindacali con le quali il primo cittadino aveva intimato la rimozione di amianto da un capannone privato situato a Taverne.
Vista la presunta inadempienza dell’Ente, l’avv.Concetta Galotto, dirigente regionale delle Gadit, ha presentato ricorso al tribunale amministrativo che ora dovrà esprimersi nel merito.Ovviamente l’Ente è corso ai ripari costituendosi in giudizio e dando mandato all’avvocato Sabato Criscuolo per la difesa. Il ricorso è stato notificato al Comune lo scorso 12 marzo, l’avvocato Concetta Galotto ha adito le vie legali per l’accertamento del silenzio inadempimento, ovvero del mancato esercizio dei poteri da parte dell’amministrazione comunale di Nocera Superiore in ordine alle diffide presentate e rispetto alla inefficacia delle tre ordinanze sindacali nelle quali si intimava la rimozione dei materiali altamente nocivi e pericolosi per la pubblica incolumità. La prima denuncia delle guardie ambientali risale al mese di agosto del 2014. L’associazione ambientalista inizia così la sua battaglia per chiedere la rimozione di una vera e propria bomba ambientale situata nel cuore di Taverne, all’incrocio con viale Europa.
Qui viene individuato un grosso capannone adibito a ricovero di animali la cui copertura risultava composta da grosse lastre di amianto in pessimo stato di conservazione. La realtà dei fatti viene documentata anche con rilievi fotografici, le lastre si presentano rotte in più punti e il materiale ha perso le caratteristiche di sicurezza. Dopo la denuncia delle Gadit, avvalorata da sopralluoghi e relazioni della Asl, dei Noe e dell’Arpac, arrivano le ordinanze sindacali che tuttavia, secondo il ricorso al TAR, non sortiscono gli effetti sperati, a danno dei cittadini che vivono a ridosso dell’area dove è ubicato il capannone ricoperto da lastre di amianto. Sarà dunque il TAR ad accertare se c’è stata illegittimità nella condotta dell’Ente rispetto alla questione amianto oppure se tutto si è svolto correttamente.
Redazione
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