Hamza riapre gli occhi

Si continua a sperare per il ragazzino volato da 12 metri e ricoverato all’Umberto I di Nocera Inferiore.

Migliorano, seppur lievemente, le condizioni del 15 enne ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Umberto I di Nocera Inferiore a seguito della caduta,da oltre 12 metri di altezza, che il ragazzo fece per recuperare un pallone. Hamzar, questo il nome del ragazzino, originario di Poggiomarino, giunto in condizioni disperate al nosocomio nocerino la sera del 19 marzo scorso, ieri ha finalmente riaperto gli occhi, alimentando così quel sentimento di speranza che non ha mai abbandonato i genitori ma anche tutta la famiglia della Parrocchia di Sant’Antonio da Padova di Poggiomarino che dalle prime ore della tragedia ha iniziato a pregare e a sostenere in ogni modo Hamza. Ed è sempre la Parrocchia ad annunciare la lieta notizia, pubblicando anche il messaggio video del papà di Hamza. “SPERANZA – così inizia il lungo post comparso sulla pagina facebook della Parrocchia- Un volo verso il basso di 12 metri. Disperazione per una morte quasi certa.
Hamza è un ragazzo di 15 anni con doppia nazionalità italiana e marocchina,è forte,forse vivace,di certo generoso. Tutta la comunità poggiomarinese si mobilita con preghiere,una gara di solidarietà, donazione di sangue,a volte un pasto caldo in ospedale ed altro. La famiglia è avvolta da un abbraccio collettivo che non guarda a religione,razza,lingua. Che emoziona loro ma anche noi.

Tutti per Hamza…ieri sera inizia concretamente la Speranza con il ragazzo che è ritornato a vivere….
È solo l’inizio ma che avrà una storia. Da ieri giorno in cui il Papa ha visitato il Marocco. Noi abbiamo visitato questa famiglia che ci sta insegnando tanto. Di certo ad amare senza confini”. Per il ragazzino si è mobilitata anche la comunità musulmana di Poggiomarino, accorsa in massa all’Umberto I per donare il sangue.
Più chiara anche la dinamica dell’incidente. Il 15 enne sarebbe caduto per recuperare un pallone finito su di un telone di plastica che ricopriva un fabbricato adiacente la sua abitazione. Il giovane, scavalcando il balcone di casa, era quasi riuscito a raggiungere il pallone ma il telo di plastica aveva ceduto facendolo cadere nel parcheggio sottostante di un supermercato. Ad accorgersi del dramma e ad allertare i soccorsi una donna che era appena uscita dal supermarket e stava per recuperare l’auto. Dopo 21 giorni di disperata lotta, Hamza è ritornato alla vita, aprendo i suoi occhioni neri e riconoscendo i suoi genitori che da oltre tre settimane non hanno lasciato neppure per un istante l’ospedale nocerino. Forza Hamza, tutti stanno facendo il tifo per te, cattolici e musulmani uniti nella speranza e nella preghiera.

Redazione

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