Caos Amianto tra ricorsi al TAR e precisazioni del Comune

All’indomani della notizia del ricorso al TAR presentato dalle Guardie Ambientali d’Italia e teso a dimostrare il silenzio inadempimento dell’Ente sulla vicenda, si registra la puntualizzazione degli uffici comunali che su input del primo cittadino hanno seguito l’iter di rimozione.

Ecco la puntualizzazione:
“Il sindaco Cuofano, attraverso tre ordinanze di diffida ai proprietari del capannone di via Taverne ha adempiuto in maniera corretta a quanto previsto dalla legge. Nello specifico, ha diffidato i privati alla bonifica del tetto in amianto firmando le ordinanze sindacali emesse in questa cronologia: 23 febbraio 2015, 7 settembre 2018 e 18 novembre 2018. Durante questo lasso di tempo sono stati portati avanti con i proprietari continui contatti tesi a sollecitare l’intervento, ritardato anche per i tempi tecnici di risposta da parte dell’Asl. I proprietari hanno risposto con una nota del 22 marzo, comunicando all’Ufficio l’avvio dei lavori di rimozione dell’amianto: intervento realmente effettuato secondo i protocolli concordati con l’Asl che, solo in data 8 marzo 2019, comunicava il suo nullaosta. Si conferma, invece, la costituzione in giudizio dell’Ente presso il Tar di Salerno tramite il proprio legale di fiducia (Avv. Sabato Criscuolo) il quale produrrà articolata memoria difensiva documentando quanto sinteticamente riportato in premessa”. Sarà ora dunque il TAR a dover mettere la parola fine anche se la notizia positiva è che l’amianto è stato rimosso già in data 22 marzo.

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