VIDEO – Truffe ai danni dell’inps, in cinque finiscono agli arresti, un sesto è ricercato

Operazione della procura di Nocera Inferiore e dei carabinieri del reparto teritoriale nocerino. Nelle interviste del sostituto procuratore Roberto Lenza e del procuratore Antonio Centore ulteriori particolari.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal Gip di Nocera Inferiore, Gianluca Santilli, 41enne consulente del lavoro di Pagani residente a Sant’Egidio del Monte Albino; Aniello Massaro, quarantenne di Moiano, in provincia di Benevento consulente del lavoro; Gennaro Capoccia di Lecce, presidente nazionale dell’E.Bi.N (Ente Bilaterale) e il il 49enne agente della polizia penitenziaria Pietro Mosca di Casoria. Un sesto indagato della provincia di Napoli è ricercato. L’indagine è ancora una volta diretta dal sostituto procuratore Roberto Lenza che da anni anni ha ingaggiato una lotta contro le truffe all’Itituto nazionale di previdenza sociale scoprendo e in buona parte recuperando centinaia di milioni di euro frodati all’Inps. Ancora una volta a condurre le indagini sono stati i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la procura di Nocera Inferiore, con il luogotenente Alberto Mancusi e l’appuntato Nicola Montone. Gli indagati sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e dell’Agenzia delle Entrate. L’articolata attività investigativa, avviata nel corso del 2018, ha consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale composto da consulenti del lavoro, imprenditori e faccendieri che, attraverso compensazioni fittizie derivanti da importi conguagliati relativi ad arretrati per assegni al nucleo familiare, malattia, maternità e bonus Irpef 80 euro ex Legge n. 190/2014 (Bonus Renzi), riuscivano ad ottenere indebite erogazioni previdenziali da parte dell’Inps e crediti di imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate e ricevevano l’indebita percezione di indennità previdenziali pari a oltre 2 milioni di euro.

Le indagini portavano agli gli studi di consulenza del lavoro di Gianluca Santilli, già noto alle cronache, e di Aniello Massaro, essendo quelli che presentavano più anomalie in relazione al pagamento di arretrati per i benefici frodati al Istituto nazionale della previdenza sociale. Gli accertamenti effettuati a carico dei consulenti del lavoro hanno fatto emergere anche le presunte le loro responsabilità circa le operazione con le quali avrebbero fatto aderire diverse ditte e all’Ente Bilaterale E.Bi.N.. I consulenti ed i legali rappresentanti di 84 ditte anch’essi indagati avrebbero dichiarato di aver anticipato fittiziamente a favore dei propri dipendenti la somma di euro 2.107.394,10, per assegni al nucleo familiare, malattia, maternità bonus Irpef 80 euro Legge n. 190/2014, successivamente indicata nei file uniemens (denunce mensile Inps) e sugli F24, al fine di creare un credito inesistente nei confronti dell’erario. La somma indebitamente percepita è stata utilizzata per euro 683.228,31 per il pagamento dei contributi ai lavoratori e per estinguere altri debiti tributari e per euro 1.424.165,79. all’ente bilaterale E.Bi.N. Gli indagati avevano individuato una falla all’interno del sistema di controllo dell’Inps e del Sispi (Società Italiana di Servizi per la Previdenza Integrativa) società partecipata Inps. L’adesione a E.Bi.N. comportava per le società aderenti la possibilità di ottenere per i lavoratori subordinati corsi di aggiornamento e formazione relativi alla sicurezza sul lavoro. Le indagini hanno consentito di accertare che le somme devolute per tali finalità non sono mai state destinate a questo scopo. Il sequestro preventivo e per equivalente ha riguardato 90 indagati ed ha consentito di trovare somme di denaro, quote di società e beni immobili corrispondenti al all’importo indebitamente percepito.

Redazione

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