Ad ognuno di noi, da piccolo, sono state raccontate le fiabe e tra tutte c’era sempre quella preferita. Oggi, come una volta, è importante raccontarle ai propri figli, perché come genitori è bello condividere questi momenti. Esse sono porte su un mondo incantato, un mondo fantastico, con principesse, castelli e cavalli alati.
Una delle più famose favole classiche ma rivisitata in chiave moderna e contemporanea è quella di Biancaneve. Ma l’era di internet nasconde, anche sulle fiabe, delle insidie. A dimostrazione di questo aspetto, viene incontro, C’era una volta… il web, scritto da Monica Marelli e pubblicato da Editoriale Scienza. È un testo che racconta i pericoli della rete, in cui bambini, ragazzi e anche gli adulti possono incorrere, proprio con una delle fiabe più amate in tutto il mondo. L’autrice, laureata in fisica, durante la compilazione della sua tesi, si è accorta di quanto sia bello scrivere di scienza. Dopo questa esperienza ha scritto diverse cose. Il suo primo libro è stato La fisica del miao (2007), a cui sono seguiti La fisica del bau (2009), La fisica del tacco 12 (2009), Sex and the Physics (2011), La fisica delle ragazze (2011), C’era un gatto che non c’era (2012), Questa è la storia di un gatto senza memoria (2012), La fisica di 007 (2013) e Hanno taggato Biancaneve (2014). Insomma, la scienza in fiaba, spiegata come un racconto.
Sul web ritroviamo anche fiabe in chiave musicale, come quelle del cantautore Matteo Bellu, detto MB. “La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”, scrive Matteo nella sua fan page. Lui da piccolo ha cantato nel 2001 allo Zecchino D’oro, nel 2009 a Sanremo con una cover di Sergio Endrigo e sempre in quell’anno, apre il suo canale YouTube che conta più di 15 milioni di visualizzazioni e 60 mila iscritti. Proprio in rete lancia il single “La bella e la bestia” lo scorso 26 gennaio, innovando radicalmente il mondo delle fiabe. Esempi che abbiamo voluto raccontare per far comprendere il cambio che le fiabe hanno assunto sui nuovi mezzi di comunicazione e che se da un lato sono innovazione, dall’altro nascondo alcuni pericoli. Ma la fiaba resta una narrazione della tradizione popolare, fatta da racconti medio-brevi, avvenimenti e personaggi fantastici, che ha un substrato formativo e di crescita morale. Storie, miti e leggende che sono il bagaglio della nostra tradizione orale e che rivelano il segreto della nascita e della morte: solo così l’inconscio può sentire.
Sonia Angrisani