Questa mattina a Castel San Giorgio la presentazione del libro “La disabilità non è un limite”di Anna Adamo.
Un romanzo per spiegare che non esistono ostacoli per il raggiungimento dei propri obiettivi. Al centro di quartiere “ Caterina Alfano “di corso Garibaldi a Lanzara, con inizio alle 10.30, un incontro particolarmente atteso, voluto fortemente dal sindaco Paola Lanzara e dall’assessore alle Pari Opportunità Giustina Galluzzo. Previsti gli interventi di Anna Petrone, consigliere provinciale alle pari opportunità, Carolina Sarno responsabile Stomizzati FAIS Salerno, Monica Parente consulente informatica progetto APP per la disabilità , Pina Esposito associazione AISLA, Giuliana Alati associazione ANDOS. A moderare sarà Sonia Senatore, responsabile regionale C.A.D. centro ascolto del disagio. La ventitreenne di Scafati, Anna Adamo, nata con tetraparesi spastica, si racconta in un libro, lanciando messaggi a chi guarda con pietà e a chi condivide la sua condizione dice “Prendiamoci il mondo”! Anna Adamo non si è mai arresa ed ha lottato e lotta ogni giorno con tutte le sue forze in un mondo di “normali” per affermare il suo diritto a vivere una vita parimenti normale, la sua.Nel libro la studentessa scafatese si racconta, guardandosi dentro e fuori.
“Non è facile convivere con una disabilità. Non lo è per nulla, sia per la persona che ne è portatrice, sia per coloro che vi sono intorno. Non lo è quando ci si guarda allo specchio, lo stesso specchio che non fa altro che mettere in risalto le gambe storte, i piedi troppo piccoli, mal definiti e tanto incapaci di eseguire un passo degno di questo nome, di indossare ciò che per una donna è sinonimo di femminilità indiscussa, ovvero un bel paio di scarpe con il tacco. Non è facile convivere con una disabilità quando si passeggia per strada, perché bisogna fare i conti con gli sguardi dei passanti carichi di pietà, di paura di avvicinarsi a quella disabilità, quasi come fosse una bestia feroce capace di divorare tutta d’un fiato chiunque le si avvicini”.
Anna cita Kahil Gibran: “Le anime più forti, sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più forti sono cosparsi di cicatrici”. E tira fuori l’orgoglio: “Non è un caso che Dio conferisca le battaglie più difficili ai suoi soldati più forti. Io, che forte non sono nata, lo sono dovuta diventare per cause di forza maggiore”. Vorrebbe che tutti i disabili si scrollassero di dosso le paure e le ansie, “andando oltre l’aspetto fisico, perché spesso volere è potere”. Questa mattina a Castel San Giorgio una bella pagina di vita, un esempio di forza e coraggio per tutti, grazie alla sensibilità di due donne, Paola Lanzara e Giustina Galluzzo.
Redazione