Sulla vicenda del giovane ivoriano finito al centro dell’attenzione mediatica dopo la diffusione in rete di un video nel quale denunciava un episodio di intolleranza razziale nei suoi confronti da parte di un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino, interviene la consigliera comunale di Nocera Superiore, Annalisa Montalbano.
Ecco di seguito la nota inviata alla nostra testata giornalistica.
“Ho sentito il dovere di esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà al ragazzo coinvolto nell’incresciosa vicenda dell’ospedale di Curteri.Eventualmente anche aiutandolo con i mezzi che ho a disposizione. Ho letto che l’ospedale ha disposto un’indagine interna per stabilire cosa fosse accaduto.Ma io forse sono limitata ed ignorante,non capisco ,in un’indagine interna chi “indaga” è anche chi viene “indagato”? Non ci sono telecamere all’interno dell’ospedale? L’infermiera in questione e/o medico o persona terza che fosse (anche questo non si è capito bene) se, come emerso dall’indagine, stava rivolgendo l’augurio di morire a qualcun altro, questo “qualcun altro” era un interlocutore muto? Perché non c’è traccia di alcuna voce oltre a quella dell’infermiera e/o medico-persona terza che fosse.
Al di là di tutto io credo che quanto accaduto (sentir urlare in un ospedale “devi morire”) sia di una tale tristezza che non esistono parole a sufficienza per descriverne l’orrore. Che l’orrore sia diventato di moda è un qualcosa a cui non mi arrenderò mai,e chiunque oggi sia dotato della minima capacità di discernimento tra ciò che è giusto e ciò che invece non lo è,ha il dovere di non arrendersi alla sporcizia di quest’epoca. Ha il dovere di non rimanere indifferente,ha il dovere di resistere,anche a costo di essere insultato come purtroppo accade.Ha il dovere di resistere e restare umano. Io che che sono madre di un figlio nato in un Paese libero voglio immaginare possa essere libero qualunque figlio del mondo nel mio Paese”.
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