Entra nella fase operativa con l’indizione della gara d’appalto, il progetto di rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità ed assegnati al Comune di Roccapiemonte.
I locali ,confiscati dal Tribunale di Salerno il 1 aprile 1985, furono trasferiti nel 2013 dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati o confiscati alla criminalità organizzata al Comune di Roccapiemonte. Grazie ad una progettualità dell’amministrazione Pagano ammessa a finanziamento dalla Regione Campania nell’ambito del PON “Legalità” 2014-2020 – Asse 8 per oltre 400 mila euro, nei locali di via Roma 183 sottratti alla camorra, sorgerà una struttura a servizio della collettività. Il progetto di Carmine Pagano e della sua squadra prevede la nascita di un polo della sicurezza urbana e sociale. Nei locali,una volta ultimati i lavori, saranno ubicati infatti il comando della polizia municipale, gli uffici dei servizi sociali e dell’informagiovani. I locali confiscati, fino agli anni ’80 ospitavano al loro interno uno dei primi supermarket della zona, il supermercato “Gamma”, poi sequestrato. Il bene era intestato a Giuseppe Forino dell’omonimo clan. Si narra che nel supermercato, proprio negli anni della sua latitanza, sia passato anche un personaggio di spicco della nuova camorra organizzata, la sorella maggiore di Raffaele Cutolo. Rosetta Cutolo per qualche tempo si sarebbe nascosta proprio in zona e avrebbe lavorato come cassiera nel supermercato rocchese. L’appalto che ha per oggetto l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dei locali ha un importo complessivo a base d’asta di € 300.606,34 oltre IVA.
Per partecipare alla gara telematica gli operatori economici concorrenti dovranno inviare la propria offerta tramite il Portale entro le ore 18 dell’8 aprile prossimo. Sul piano della progettualità, ciò che maggiormente lo contraddistingue è l’innovatività dell’azione nella sua interezza e un approccio ai bisogni dell’utenza centrato su un investimento altamente simbolico ed erogatore di servizi, quali il potenziamento e l’implementazione di un centro che funga da mediatore, tarato sui giovani con un imprimatur sulla necessità di colmare il gap tra percorsi formativi, orientamento al lavoro, sicurezza come potenziale di sviluppo e crescita anche occupazionale. Ci si propone di offrire una possibilità per gli utenti in difficoltà di poter essere ascoltati dal personale preposto, anche in ambienti che dispongono di maggiore riservatezza e più confacenti a situazioni quali quelle degli incontri protetti, che ad oggi, stante l’assenza di spazi idonei presso l’attuale sede dei servizi sociali, non godono della dovuta tutela, con la realizzazione di una “stanza neutra”. Altro intento è quello di fornire uno stimolo all’accrescimento della “coscienza ambientale” attraverso uno spazio dedicato all’informazione sul ciclo dei rifiuti, sull’educazione alla differenziazione. «Un impegno costante nel nome della legalità che contraddistingue la nostra azione amministrativa – ha detto il primo cittadino Carmine Pagano – e che ha portato alla redazione di questo progetto ora in fase attuativa e per il quale ringrazio il dirigente dell’ufficio tecnico l’Ing. Mario Ferrante e il componente del mio staff Ing.Franco Siano».
Redazione
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