Nocera Superiore sotto shock per un caso di presunta violenza ai danni di un bambino di 8 anni

Il piccolo sarebbe stato abusato da un giovane di 25 anni nello spazio antistante la scuola Marco Polo situata alla frazione Pecorari.

Il ragazzino, erano all’incirca le 15 di oggi, subito dopo pranzo, era uscito con alcuni amichetti e si era diretto ai giardinetti della scuola. Conosceva molto bene il suo presunto aggressore, tutti in paese lo conoscono. Il giovane ha dei problemi di salute mentale ma non veniva considerato pericoloso da nessuno. Era perfettamente integrato nella comunità di Pecorari e nell’attività dei suoi genitori adottivi. Era arrivato piccolissimo a Nocera Superiore insieme a sua sorella e tutti in città gli volevano bene. Il bambino dopo l’accaduto, che è tutt’ora al vaglio degli inquirenti, è tornato scosso a casa e ha raccontato l’episodio di cui sarebbe stato vittima. Immediata la reazione dei familiari che hanno allertato le forze dell’ordine e chiamato immediatamente i soccorsi. Il bambino accompagnato dalla madre e dal nonno è stato trasportato al pronto soccorso dell’Umberto I e subito fatto salire in pediatria. Dopo qualche ora il piccolo ha lasciato l’ospedale e sempre accompagnato dalla madre e dal nonno è stato ascoltato dal comandante Arienzo presso i locali della caserma dei carabinieri di via Vincenzo Russo.

Nelle stesse ore, appena familiari e conoscenti sono venuti a conoscenza dell’accaduto, sapendo le generalità del ragazzo che avrebbe abusato del minore, si sarebbe scatenata una vera e propria caccia all’uomo. Il giovane dopo diverse ore sarebbe stato individuato e malmenato visto che ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari dell’Umberto I per alcune ecchimosi. Attualmente il giovane non sarebbe in stato di fermo e sarebbe rientrato a casa. Intanto l’episodio ha suscitato indignazione e rabbia, la comunità di Nocera Superiore è ancora sconcertata per quanto accaduto, tuttavia i fatti restano oggetto di indagini delicate e serrate da parte dei carabinieri della locale stazione. Ulteriori particolari identificativi dei protagonisti della vicenda, tutta da chiarire, abbiamo scelto di non renderli noti per tutelare la privacy.

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